L'orizzonte dei ricordi
si copre lentamente di nubi
sempre piu' cupe e la pioggia
si trasforma in pianto.
Pianto colmo di amarezza
di delusione, di solitudine
che sguarcia l'anima
come la rabbia di un tuono.
Penetra il cuore
con la violenza di un lampo
e la nebbia, sempre più fitta,
cala sul tormento del presente.
Il passato, quell'eterno rovo di spine,
non vuole staccarsi, liberarmi.
Io, prigioniero dei miei sogni
delle mie illusioni
del mio eterno errare senza meta,
bendato dalla solitudine
nelle notti piu' cupe,
cerco senza pace
l'eterno riposo dell'anima.
Il mare della vita
non vuole placare la sua furia
e le sue onde urlano al mio sentire
mi urlano di fuggire
di abbandonare la tomba del passato.
Oh tempesta, libera il mio cuore
da' pace alla mia anima
fa' che io riviva la bellezza del sole
e ritoni alla vita.
Oh Luna, dolce culla di infinite anime
accoglimi nel tuo grembo,
ferma il tempo e vivimi,
lascia che i fantasmi dei ricordi,
lascia che i fantasmi del presente,
trovino la loro pace,
quella eterna!