12-04-2009. Santa Pasqua.
C’è dolcezza negli occhi di chi è sopravvissuto all’Inferno.
Non c’è la paura, non l’astio, non la rabbia, non l’impotenza. Nei loro occhi c’è serenità, speranza, coraggio. Da loro, da chi è sopravvissuto, c’è tanto da imparare.
Immagina il sorriso di un bambino quando ti avvicini a lui per fargli una carezza, la soddisfazione sul suo volto quando giochi con lui, disegni con lui.
Immagina l’amore di una mamma che nella tragedia vede pace, e ritrova pace.
C’è dolcezza negli occhi di chi è sopravvissuto.
Quando è tempo di contare le macerie, le vittime, e mettere da parte le lacrime per ricominciare. C’è voglia di vivere, c’è dolcezza,c’è umanità in loro, a riportare umanità al mondo. A far rinascere l’amore dalla tragedia.
A insegnare a tutti che nulla è impossibile, nulla è insuperabile,che anche il dramma più grande è solo un dramma… c’è pace.
Cammini tra un paese e l’altro, tra un campo e l’altro, ascolti i discorsi, le voci. Ed è normale, tutto è normale. E non è follia la tua che cammini tra di loro, eppure non senti disperazione, non senti desiderio di compassione.
Qui ognuno si rimbocca le maniche. Qui ognuno ha un angelo in più. Qui non si dimentica, eppure si cresce insieme, si condivide, si ama. Anche qui oggi è Pasqua.
A chi è stato tra i primi ad arrivare, a chi ha rischiato tutto, a tutti quelli che c’hanno messo il cuore, a chi ha donato conforto e sorrisi e tornato a casa è crollato in lacrime, a chi è stato toccato da vicino e a chi invece, per fortuna, è stato risparmiato, a chi continua a combattere e non si arrende di fronte alla morte, a chi la accetta e prega, a chi la rinnega.
A chi ha seguito il cuore senza paura, a chi la paura l’ha vinta, a chi è traumatizzato, a chi ha già dimenticato e a chi, invece, non dimenticherà.
A chi si prende cura di chi resta, a chi ogni giorno vive, a chi oggi è un eroe e a chi invece è solo uno dei tanti, a chi ha portato viveri e indumenti e giochi, a chi ha portato la sua presenza, il suo cuore, le sue capacità.
Ad ognuno di voi, che questa Pasqua vi porti il loro ricordo, quello di chi è sopravvissuto, e vi allieti il cuore la dolcezza infinita dei loro occhi, e la loro forza possa esservi di monito a non arrendervi mai.
Con stima ed affetto.