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Mi chiamo Michelino.
Che poi sarebbe Michele, e non vorrei che mi finisse come allo zio Tanino, che ha i capelli bianchi e un pancione grosso così, ha pure i baffi e il vocione e lo chiamano "Tanino" appunto, perchè da piccolo lo hanno sempre chiamato così: la nonna dice che era un cosino "tutto riccioli e guanciotte"...io lo guardo e faccio fatica a immaginarlo, perchè secondo me è più il tempo che ha passato col pancione e i capelli grigi, dire zio Gaetano suonerebbe meglio insomma, ma la memoria delle nonne è molto strana.
Dicevamo dunque che Michele, anzi Michelino, è il nome che ci ho, lo so che non si dice , fa la maestra ( ma com'è bella la maestra mia! ) "voce del verbo ciavere..." ma io lo dico e poi con voi mi piace parlare semplice. Insomma, qui la questione non è tanto quella del nome che ho, quanto quella di tutti i nomi che non ho e sono tantissimi!
Ogni tanto viene uno e mi racconta la storia di un nome che
non mi hanno messo...
Cominciò la nonna Rosa: "Eeeeeh! Mica ti dovevi chiamare Michele tu!"- mi disse un giorno con aria complice, io ascoltavo molto interessato..." Il nome tuo vero, quello giusto! doveva essere G I U S E P P E !" e lo disse proprio così, tutto scandito, una lettera per volta, roba che quando lo pronunciò tutto pesava almeno un chilo.." Certo, come tuo nonno materno! Perchè... tua madre non conta niente nella famiglia?" questa cosa mi spiazzò...per me mammina nella famiglia conta e come! Non solo compra i dentifrici alla fragola, il pesce ( maledette spine! ) e le merendine, quelle al latte, e OGNI TANTO!, le figurine...ma mi dà il bacio della buonanotte e del buongiorno, le coccole belle belle e quel profumo negli abbracci che ha solo lei...insomma, è importante, quindi perchè non mi potevo chiamare Giuseppe? Solo i GIuseppe hanno le mamme che contano? Forse per via che Giuseppe era il papà di Gesù? Insomma mentre tutti questi dubbi nascevano in me, la nonna si alzò e se ne andò quasi con le lacrime agli occhi.
Un altro giorno anche lo zio Tanino venne quatto quatto e mi fece: " Che tu, picciriddu, t'avivi a chiamari commu a mia...Tanino! "Questa cosa mi turbò molto, mi immaginai con la pancia e i capelli, pochi, grigi come lui e strabuzzai gli occhi..
" E perchè mi chiamo Michelino, zio? " chiesi subito
" Perchè? Decisione di tuo padre..." Caspita! finalmente avevo scoperto chi conta in famiglia! Quindi era papà quello importante...ma i dubbi dovevano continuare a crescere...Fu la volta di papà:
" Sai Michelino...io ti volevo chiamare Matteo, non Michele..."....
" Papà... e perchè non mi hai chiamato Matteo? " chiesi, con un nodo alla gola e al massimo della curiosità...
" Perchè il nonno si sarebbe offeso! E allora ti chiami Michele, come lui! "
" E tu non volevi che il nonno si offendesse? "
" No Michelino, perchè... nè io nè la mamma, perchè vogliamo bene al nonno..."
Così ho capito che chi comanda è l'amore, è più forte di tutto, io mi chiamo Michele per amore e così lo dico a quelli che ogni tanto vengono e mi raccontano la storia dei nomi che non ho: finora sono arrivato a sette ( Giuseppe, Gaetano, Matteo, e poi ci sono Luca e Massimiliano che piacevano alla mamma, Alessandro che piaceva a mia sorella e Totò, che è stato il mio padrino di battesimo e voleva chiamare così anche me)
Ma io mi chiamo... Michelino, Michelino per amore!