La terra è pentola rovente
piena di granchi
con retromarcia inceppata,
la poesia preferisce altre vie
e le parole kamikaze al cervello
-L'afa stupra la pelle
si dilegua sudore
-I cani, lingua a termometro
che esplode mercurio vitreo e fritto
in fili di bava argentea
collane all'ilarico diavolo
festeggia presagite evacuazioni
di cuori a farfalle
dei prossimi morti
-Non è per tutti così
tanti nell'ozio, in privilegi usurpati
hanno l'anima in frigo
e le colpe sono cubetti di ghiaccio
ai loro drink, scudo elisir
a stecchire bestemmie d'invidie
-Rifà il tappeto agli ignavi
il catramista e lo sogna pece
che incolli ogni piede
all'indifferenza calpestata ogni giorno
-Tossiscono antiche fontane
in diatriba se sputare acqua santa
o lava a seconda di inermi o aguzzini
-Il sole strizza calura, rosolio
da mescere sonnifero al tramonto
testimone inattendibile
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Da:Voci Dall'inferno
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