E' la storia di una ragazzina adolescente a cui è morta la mamma da piccola. Vive con il padre, che è un professore universitario, intellettuale playboy, e cambiano città 2-3 volte all'anno. Solo per il suo ultimo anno di liceo, decidono di fermarsi in una sola città, dove la ragazza fa amicizia con una professoressa, alquanto bizzarra e misteriosa, e degli strani ragazzi. Attorno ad essi ruota un mistero (per nulla banale), che pian piano viene svelato nel libro.
Ciò che colpisce di questo libro, è lo stranissimo lo stile in cui è scritto. Il narratore è la ragazza, ma nel raccontare le vicende analizza ogni fatto quasi come fosse un testo scolastico, con tanto di riferimenti bibliografici tra parentesi qua e là. A causa di questa tecnica e di lunghi flashback (a volte superflui) in certi punti la trama diventa pesante. Il libro è molto lungo, quindi se non siete dotati di una gran forza di volontà lo sconsiglio, perchè non è molto scorrevole.
Non ha avuto molto seguito e non ho trovato nessuno con cui parlarne per avere un confronto. Spero in qualcuno di voi
