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Autore Topic: POESIA AFRICANA  (Letto 5467 volte)

Offline kant.51

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POESIA AFRICANA
« il: 11 Settembre 2009, 10:05:23 am »
Citazione
AFRICA


Africa, Africa mia
Africa fiera di guerrieri nelle ancestrali savane
Africa che la mia ava canta
In riva al fiume lontano
Mai t’ho veduta
Ma del sangue tuo colmo ho lo sguardo
Il tuo bel sangue nero sui campi versato
Sangue del tuo sudore
Sudore del tuo lavoro
Lavoro di schiavi
Schiavitù dei tuoi figli
Africa dimmi Africa
Sei dunque tu quel dorso che si piega
E si prostra al peso dell’umiltà
Dorso tremante striato di rosso
Che acconsente alla frusta sulle vie del Sud
Allora mi rispose grave una voce
Figlio impetuoso il forte giovane albero
Quell’albero laggiù
Splendidamente solo fra i bianchi fiori appassiti
E’ l’Africa l’Africa tua che di nuovo germoglia
Pazientemente ostinatamente
E i cui frutti a poco a poco acquistano
L’amaro sapore della libertà.



Ndjock Ngana - Poeta camerunense che vive a Roma,
autore della raccolta di poesie Nhindo nero.

Proposta da fbpoetico
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Offline brezza

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Re: POESIA AFRICANA
« Risposta #1 il: 11 Settembre 2009, 12:05:48 pm »
Indubbiamente bella e accorata...ma toglimi una curiosità...perchè questo poeta africano vive a Roma????  :-"

Offline kant.51

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Re: POESIA AFRICANA
« Risposta #2 il: 11 Settembre 2009, 13:32:36 pm »
non lo so! ho citato il post così come l'ho trovato...cercherò di approfondire..:)
intanto una seconda poesia:
A UNA DANZATRICE NEGRA

Negra mia calda voce d’Africa
Terra d’enigma e frutto di ragione
Danza per la nuda gioia del tuo sorriso
Per l’offerta del tuo seno e di segrete virtù
Danza per l’aurea leggenda di notti nuziali
Per i tempi nuovi e i secolari ritmi
Negra infinito trionfo di sogni e di stelle
Amante docile alla stretta dei Kora
Danza per la vertigine
Per la magia delle reni che il mondo ricominciano
Danza sei
E intorno a me bruciano i miti
Intorno a me le parrucche del sapere
In gran fuochi di gioia nel cielo dei tuoi passi
Danza sei
E i falsi addii ardono nella tua fiamma verticale
Sei il viso dell’iniziato
Che sacrifica la follia ai piedi dell’albero-guardiano
Idea del Tutto sei e voce dell’Antico.
All’assalto delle chimere gravemente protesa
Sei il Verbo che esplode
In razzi miracolosi sulle rive dell’oblio.

inoltre, cito da RAILIBRO
Citazione
Ndjock Ngana è nato in Camerun nel 1952. Vive a Roma, dove lavora come operatore interculturale e dove è presidente dell’Associazione KEL’LAM Onlus. E' autore della raccolta di poesie Nhindo nero, Edizioni Anterem, 1994.
Di seguito riportiamo il testo in italiano della poesia Prigione.
Vivere una sola vita
in una sola città
in un solo Paese
in un solo universo
vivere in un solo mondo
è prigione.

Amare un solo amico,
un solo padre,
una sola madre,
una sola famiglia
amare una sola persona
è prigione.

Conoscere una sola lingua,
un solo lavoro,
un solo costume,
una sola civiltà
conoscere una sola logica
è prigione.

Avere un solo corpo,
un solo pensiero,
una sola conoscenza,
una sola essenza
avere un solo essere
è prigione.

 Subito dopo aver letto la poesia, Teodoro ci ha detto che la parola "prigione" - mok in basaa - non esisteva in Camerun prima dell'arrivo degli occidentali. E' stata creata dalla radice oko, che significa "maledizione".
« Ultima modifica: 11 Settembre 2009, 14:07:20 pm da kant.51 »
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