Dolci pensieri, oscuri pensieri,
lottano e giocano tra di loro,
nel circo della mente.
Piangono per far ridere,
piangono per far piangere,
piangono per egoistiche incomprensioni,
piangono se stessi.
Ridono degli altri,
sorridono, con la loro maschera, alla fragilita',
simulano comprenzioni per paura,
simulano gesti d'affetto per potere,
nascondono la propria debolezza
agli occhi dello specchio della loro anima.
La mente e' stanca del circo,
non vuole piu' far ridere,
non vuole più far piangere,
vuole riposarsi, e' stanca,
stanca di combattere,
stanca di se stessa.
Vuole che l'anima sia il suo giaciglio,
vuole che il cuore sia
il carillon del suo riposo,
una musica non più che urla,
non piu' triste e malinconica,
ma dolce come una melodia,
una melodia che fa volar via,come fantasmi,
pensieri imprigionati dal tempo.
Vuole rimanere li a guardare,
il tempo che passa,
i pensieri che scompaiono,
come per incantesimo,
dopo averla attraversata come fulmini.
Vuole rimanere li ad aspettare,
aspettare la vita che le e' sfuggita,
aspettare che ritorni,
con un mazzo di fiori appena colti.
