NOTTE DA DIMENTICARE
Dissipati i rancori del giorno
errante vago nella notte astrusa ed assassina
il profumo del silenzio
si confonde
col tanfo acre di piscio e vomito
così il latrare muto di sordido randagio
col rotolio afono d’una bottiglia vuota…
A stento trascino le spossate membra sul malevolo marciapiede
un vecchio barbone avvolto nel suo mondo di cartone
mi sorride
non brandisce ricchezza né ostenta verità
cerca solo uno spiraglio d’umanità
che il madido buio e il mio sguardo cieco
cancellano senza pietà…
L’indifferenza pulsa preme e avanza
come i miei passi verso il focolare
ora innanzi a questi avanzi, ingurgito e rigurgito senza rimuginare
è solo un'altra notte da dimenticare..