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Autore Topic: Cambio poesia  (Letto 799 volte)

Offline Iago

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Cambio poesia
« il: 22 Dicembre 2009, 13:57:48 pm »

LITURGIA ITALIANA


Germogli abortivi pronti al supplizio
eterno. Hai atteso troppo per renderti
conto di essere vivo. Non basta solo
respirare, sai? Meritati il dono che
ti è stato fatto dallo sfregio del caso.

La Creazione non ha la lungimiranza
di un usuraio. Non poteva sapere a cosa
avrebbe portato la sua geniale intromissione.
Burrascose battaglie. Effigi supreme.
Vergini rapite dagli altari della passione.

Legioni in frantumi sulle sacri vestali
dell’innocenza. Prati imbrattati dagli umori
di orgiastici incontri. Voluti dagli organizzatori
dell’apparenza. Il futuro è in vendita nelle
cooperative del lavoro a basso costo.

Il clone della bella vita è scritto solo sui
quotidiani mai tramontati. Puoi comprare un
nuovo corpo su misura senza pecche e rinnegato
dalla sepoltura. Nessuna famiglia è pronta
per educare cellule aploidi avvizzite.

I grandi padri cercano l’approvazione comune,
fra le braccia delle figlie del vicinato. Il teatro
cala il sipario sui lunghi musi che improvvisano
finti sorrisi per compiacere le dame dell’est,
pagate dall’operosità di formiche redente.

Non senti le grida che vengono dal rogo?
Le carni della verità emanano un lezzo incline
alla santificazione. Il sangue di Giordano Bruno,
non è forse uguale a quello di Cristo? Pareri
opinabili nella melma della mediocrità.

Come croste di pane in sospensione sulla brodaglia
della vergogna. La nuova divinità si chiama controllo.
È un microchip innestato al livello embrionale
dal medico della menzogna. Il rantolo dell’arte
è udito dagli avvoltoi della professionalità.

La sensitività non è sinonimo di sensualità.
I santi guardano i propri ritratti e si interrogano
su tanta staticità. Principe della creazione,
che a tutti hai donato la sincerità di una
lacrima, perché non sei più tra noi?

La vita è il primo incubo a cui forse la morte
può regalare un sogno. Hanno rapito la regina
degli infanti, nessuno è più al sicuro ormai.
Ingegno e castità. La fede è un animale da
monta, seviziata tra le transenne del Luna Park.

L’entrata è gratis. Spalma il respiro sui tuoi passi
e chiedi all’uomo bastonato le chiavi per entrare
nell’unico palazzo. Tanti sorrisi ammuffiti da carie
nascoste, decidono le sorti di pacifisti con le armi
in pugno. Gli orfanotrofi sono spariti, villaggi fantasma.

Mancano genitori attendibili che credono ancora
di essere figli. Ridere e scherzare ritempra l’animo,
perché morire solo una volta? Chi ama il rischio
è deriso dall’ammonimento della propria illusione.
L’estasi è la disperazione priva di ogni retaggio sociale.

Ti senti padrone del mondo, eh? Ottieni dai venditori
di sballo, l’anello mancante, vero? I sensi che hai
proiettato verso il vuoto, torneranno ad essere tuoi,
lo sai? Allora eviterai di guardarti allo specchio,
perchè quello che vedrai non ti piacerà.

Chiedi al poeta rivelato, come si fa a morire
annaspando nel proprio sangue. È questo che vuoi?
Riflessi di interrogative pretese vomitate male.
La fabbrica delle braccia tese vende arti
tentacolari per toccare la pelle del prossimo.

Unica strategia per indurre l’onorevole arroganza
ad ammainare la bandiera del proibizionismo.
Tutti cercano di edificare la casa del partito unico,
da sempre esistito e mai conclamato per legalizzare
le scorribande dei figli dei signori del servilismo.

Domus Aurea. Quiste Furor! Alla continua ricerca
di coscienze collettive, per aumentare i confini
dei moderni simulacri. Case popolari scaldate
da fiamme artificiali. Abitate da umanoidi schede
elettorali, utili solo per confermare e mai per obiettare.

Circondate da egocentrici favolisti e da artisti vigliacchi
che si arricchiscono sfruttando i gruppi di appartenenza.
Benessere…paradiso ritrovato. Coscienza italica…omicidio
mai denunciato. Guarda laggiù, oltre la tua immagine…c’è
una coscienza individuale che aspetta solo di essere dimenticata.

Non c’è futuro migliore che quello ottenuto
da una memoria assente. Adesso spranga la porta
della tua casa chiuditi dentro. Continua ad uccidere
i tuoi figli. Prima, però, togliti la maschera. Fatti vedere
mentre lo fai, così finalmente potranno dirti[/pre]…grazie.
« Ultima modifica: 24 Dicembre 2009, 15:19:02 pm da Iago »
Scrivo con la destra e mangio con la sinistra.

Offline Icarusdream

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Re: Il rammarico
« Risposta #1 il: 22 Dicembre 2009, 14:27:37 pm »
Proprio così... facciamo nostre le vecchie passioni che non ci appartengono più... e la cristianità diventa un ideale confuso col consumismo
Marco

Non sono niente, non sarò mai niente, non posso volere d'essere niente. A parte questo ho dentro me tutti i sogni del mondo

Offline Iago

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Re: Cambio poesia
« Risposta #2 il: 24 Dicembre 2009, 15:21:22 pm »
Non volevo postarla proprio con questo aspetto, non sono molto pratico di pc... abbiate pazienza e Buon Natale a tutti voi.
Scrivo con la destra e mangio con la sinistra.