come al solito ero con i miei amici a "spassarmela" nella solita dancehall, ma come da un mese a quella parte stavo isolato all'angolo sfumacchiando l'anima nei miei cerchietti..
ogni tanto lo sguardo si girava sotto le casse..
la gente ballava, normale..
un sorso di birra mi ci voleva proprio... avevo la gola secca..
un passo dietro l'altro e qualche spintone di troppo sono finalmente arrivato alla mia meta...
<< una birra grazie>>
mi guardai intorno, ero solo.. pensai che fosse una saggia decisione quella di cambiare compagnia.. da quando sono single dopo la mezzanotte sono tagliato fuori da qualsiasi "progetto" di serata... certo non posso mantenere le candele... anche se i miei sono sempre stati buoni amici, è sempre e solo stata un volontà mia quella di escludermi..
d'un tratto mi sentii una presenza calda alitarmi sulla schiena, una braccio mi cinse il ventre... un sussurro ancora più caldo nell'orecchio..
<< ciao tesoro, perchè non balliamo??>>
almomento giusto, i dodici rintocchi stavano per rintuonare..
mi girai e la fissai negli occhi..
stavano dietro delle lenti, ma erano azzurri come il cielo, e talmante profondi da potermi far sfiorare l'idea utopistica d'infinito..
aveva un buon profumo.. ci misi un po' prima di elaborare una risposta...
ma ci trovammo subito sotto alla stazione del dj..
lei si muoveva sinuosa, la musica la vestiva di un alone quasi di mistero... la seduzione per molti è un'arte.. per lei era la sua arte..
la stavo ancora fissando quando mi mise le mani sopra i fianchi...
iniziammo a ballare, il su corpo scivolava lentamente sul mio, mentre io ero perso nel suo profumo..
scesi giù con le mani fino a poterle stringere i fianchi.. la sentivo mia..
una ragazza che non avevo mai visto, una persona anonima nella mia vita finora, in quel momento era la ragione della mia vita, la ragione per cui respiravo... sentivo dentro che potevo respirare il suo profumo solo per quella notte, e per quella notte mi ripromisi che dovevo respirare solo lei, altrimenti sarei seccato dentro come una pianta al troppo sole...
lei era della stessa opinione...
fece arrivare il suo braccio al mio collo e mi tirò giù con una dolcezza che non potrei descrivere... mi morse le labbra...
<< voglio te>>
i suoi dredd biondi arrivavano ad accarezzarmi il petto.. ero posseduto ormai, ero suo...
scappammo subito via mano nella mano, diretti alla mia auto...
lì iniziò uno scambio di sguardi...
ci baciammo per molto, lasciando le nostre lingue a scaldarsi l'un l'altra... le alzai la maglietta con delicatezza e lei rise...
<< sei freddo.. >>
la baciai sul collo e le dissi nell'orecchio:
<< ora pensaci tu a riscaldarmi>>
tornai a baciarla sul collo per poi scendere giù, lentamente, dolcemente... emulando la dolcezza e la lentezza della vita stessa, quella che ha messo anni per formarsi, ma che alla fine è risultata essere perfetta sotto ogni punto di vista...
finalmente sfiorarai con le labbra la parte nuda della sua coscia interna, per arrivare al linguine... lei era già rossa in viso e non faceva che sorridermi...
la portiera si aprì di scatto e una mano mi prese per il collo...
avevo la stessa sensazione di prima, solo che adesso la presenza non era calda, ma fredda come la neve...
era alto su 1.80 m e non era certo un amico..
mi sbattè ripetutamente la testa sul cofano, perdevo sangue ed ero mezzonudo... la ragazza si era vestita in fretta ed era venuta in mio soccorso..
<<smettila ca**o, non stiamo più insieme lo vuoi capire??!!??>>
lui la guardò e le sputò in un occhio
<< ti amavo veramente, e tu per un paio di ca**ate ti fai un altro dopo si e no 30 minuti... sei una pu**ana>>
non ci vedevo più...
un angelo aveva perso le ali, una stella aveva perso la sua luce.. il tutto per un cretino che non capiva cosa aveva davanti..
nel parlare con lei, il ragazzo mi aveva lasciato scivolare affianco alla ruota anteriore...
presi un pugno di terra e glielo gettai negli occhi, prima di sfogarmi con lui come se fosse un sacco di carne...
era passata mezz'ora... io ansimavo, lui aveva perso 3 incisivi e perdeva ancora sangue... il mio angelo era volato via per la paura...
potevo andarla a cercare, potevo spiegarle tutto, ma non ne sarebbe valsa la pena.. la ragione era diventata torto... salii in macchina e fuggii dalla realtà..
da allora non l'ho più vista e quel giorno l'ho cancellato dalla memoria...
