Sulle mie spalle fredde
ecco scendere le tue calde mani.
Un brivido percorre la schiena,
e il pensiero è fra le tue labbra.
Mi tiri verso il tuo ventre,
il tuo profumo cattura i miei sensi.
Sei padrone del mio corpo.
Il mio viso verso la finestra,
quadro di un paesaggio bagnato dalla rugiada.
Le mie mani su gelido marmo,
stringono in un pugno l’armonia del piacere.
Sei padrone dei mie sensi,
cavaliere della mia carne,
principe dei miei sogni.
Tuoni fuori dal nostro covo d’amore,
ma le nostre grida silenziose,
sovrastano ogni rumore.
Le mie mani nelle tue,
la tua carne è cibo del mio osare,
la tua linfa disseta la mia voglia.
Sono terra sotto il tuo cielo,
sei pioggia per il mio germoglio,
ed il sole domani sorgerà
illuminando i nostri sorrisi.