Chissà se sai tutto di me,
degli anni spezzati, dei tempi a intermezzo,
di noi che scambiavamo parole nel vento affidati.
Chissà se sai tutto di me,
della mia storia da raccontare, delle notti rimbombate
su tamburi con note stanche.
Chissà se sai tutto di me,
della fredda città a nord dei miei ricordi stampati,
alle fermate dei tram perduti, agli sguardi arrossati
tra gli spiccioli delle ore trascorse ad aspettare.
Chissà se sai tutto di me,
del libro che nasce, di mio padre alle spalle di un
tramonto a strisce, delle primavere dell'est, di me che
volevo chiudere le valigie del cuore.
Chissà se sai tutto di me,
dell'Europa che non c'era, del gettone in cabina
che non bastava mai, dei sogni che arrivavano
in ritardo. Chissà se sai tutto di me,
di quando vivevo da ragazzo nella musica dei
sabati di notte e polizia, il liceo all'ultimo piano
fronte mare blù, al tempo sparato e scomparso.
Chissà se sai tutto di me,
alle barricate, ai manganelli alzati, alle notti al
freddo, osservati à giudizio del dolore spogliato.
Chissà se domani mi sveglierò, cercando te.