Io, restando in ascolto
con un motivo stampato nel cielo del tuo male,
ci allontanammo poco a poco, senza fare rumore.
Finimmo prima di ascoltare l'ultima onda che ,moriva
sulla spiaggia dei nostri deserti vuoti,
lasciammo dire che non ci saremmo più amati.
I nostri attimi affidati ad una rondine perduta tra le
nuvole delle nostre verità.
Se non siamo più una storia, io non sò più chi sono,
protagonista non attendibile, in sostituzione di altre
facce. Goccia su goccia colmando l'oceano dei nostri
addii lasciati. Ora sono io nebbia, per non farti male.