Tu che colpa ne hai
se pace non ti sò dare, vivo tutte le notti
con occhi aperti al buio, parlante di tutti i miei
pensieri contro.
Come se io dovrei comprendere che donna sei,
se tra di noi fù tutto uno sbaglio, noi strappati già
nel freddo di questa solitudine divisa a metà.
Questo invalido amore trascinato nel suo destino,
come mulini al vento, come capelli sciolti al primo
incontro, come sapori e sensazioni tracciati.
Noi surgelati a promessa dimenticata.