Questa è la "revisione" di una poesia che ho già postato, ossia "Tendimi le mani", dedicata alla mia mamma. Ne è venuta fuori una poesia totalmente diversa, ho mantenuto solo gli ultimissimi versi.
Dedicata alla mia mamma per il giorno della sua festa.
Sei quell’appiglio forte
a cui mi tengo,
camminando, acrobata inesperta,
sul filo trasparente della vita
sospeso in mezzo al nulla,
quando a volte
vacillo dentro al vento.
Dentro me ho pezzi
della tua anima,
dentro me ho per te sorrisi
che rinascono nel cuore
ogni giorno insieme al sole.
Dentro me riecheggia l’eco
del tuo nome…
“mamma”
e il suono dell'amore
giunge caldo dal porto sicuro
del tuo grembo.
Tendimi le mani,
e io le bacerò fino a perdere
il conto delle ore
passate a respirare
sulla tua pelle.
S. Giorgino (festa della mamma, 09/05/2010)