Ho sognato un sogno, fatto di cartapesta e tempera. Ho sognato di camminare in un campo di viole, il sole cocente sulla fronte ad illuminare il mio cammino. Ho passeggiato in un campo di amaranto in fiore, rosso come il corallo degli oceani più profondi. E intanto accarezzavo i morbidi petali dei papaveri, sentendoli crescere sotto i miei piedi. Ho ascoltato le voci colorate dei fiori che mi circondavano e ho sognato che ci fosse qualcuno al mio fianco. Ho passeggiato su una spiaggia bianca, seguendo il ritmo delle onde. Accanto a me c’eri tu, a tenermi stretta. Abbiamo corso sulla sabbia, mano nella mano. Hai riempito ogni mio giorno, con poche parole e piccoli gesti d’amore. Ho sognato che il nostro amore durasse in eterno: ho giurato davanti al mare e al vento di non lasciarti e ora sogno ogni notte il tuo ritorno tra le mie braccia. Ho sognato una speranza per chi non ne ha più e ho sognato una risposta ad ogni domanda lasciata aperta. Ho cercato di rubare il silenzio alle notti e l’argento alla luna, per donarli ai miei figli. Ho parlato silenziosamente con Dio: ho sognato che mi ascoltasse, che rispondesse ai miei perché; ho sognato che mi perdonasse per tutti i miei errori, per tutto il male che ho fatto, anche senza volerlo. Ho sognato di stare davanti a Dio, di essere ascoltata, ma ancora non so se mi ha perdonata. Ho sognato un bambino con la pelle scura correre a perdifiato tra le piante di caffè. Ho visto quel bambino chiedere l’elemosina all’angolo di una via. Ho sognato profondi abissi, popolati da creature in pace. Ho sognato che il tempo scorreva tra le mie mani e ho sognato di non avere più paura. Ho conosciuto le opere dell’uomo e il mio timore non è mai svanito. Ho sognato di essere orgogliosa di qualcuno e ho visto mio figlio morire per me. Ho sognato che la compassione e l’amore non morissero mai. Ho incontrato donne e uomini che si tenevano per mano, senza guardare la loro pelle o la loro razza. Ho viaggiato in ogni luogo, scoprendo che gli angeli esistono. Ho sognato un mondo senza morte e ho scritto “Perché?” sulla lapide di mio figlio. Continuo a sognare che tu torni da me. Ti ho avuto vicino a me questa notte: quando mi sono svegliata eri qui con me, sei sempre con me nei miei sogni. Ho sognato di essere un aquila, per volare più vicino possibile al Paradiso in cui ora sei. Ho sognato di essere un delfino per nuotare accanto all’anima che hai perso in mare. Mi sono guardata allo specchio e ho visto una donna che segue disperatamente le tue orme per essere amata come lo eri tu. Ho sognato di ricevere più affetto di ciò che merito; ho sognato di essere circondata da centinaia di amici. Mi sono svegliata e ho capito che le poche persone che mi amano valgono per mille. Ho sognato di essere ciò che avrei voluto. Ho letto me stessa nelle pagine della vita, accontentandomi di ciò che già sono. Ho sognato di essere una persona migliore e mi chiedo se posso anche solo essere una persona. Ho sognato di avere quella fede che i sogni mi fanno perdere. Ho sognato di morire e sono ancora qui a chiedere di te. Ho sognato di ridere e mi sono svegliata piangendo. Ho sognato che la vita passa. Ho cercato di fermarla, di ruotare la clessidra del tempo, ma non ho potuto. Ho condiviso questo sogno con te mentre nel mio letto ora dorme un uomo che non sei tu. Ho sognato che lui prendesse il tuo posto e invece ha solo accolto i miei figli tra le sue braccia. Ho sognato che questo fosse abbastanza e la mia lotta quotidiana è fargli credere che lo amo. Ho sognato un tuo bacio e lui mi ha cinta con le sue braccia forti e delicate. Ho sognato come la vita dovrebbe essere e l’ho vista portarmi via il sogno che ho sognato.
