e venne il giorno in cui anche lui si sentì tremendamente solo,
così unico,
così grande,
così cario di amore... ma solo...
Fu quel giorno, in solitudine sulle rive di un fiume che iniziò a plasmare dall'argilla qualcuno d'amare...
le labbra, gli occhi, il naso, le orecchie, le dita una per una, così i capelli ed ogni muscolo e solco della pelle.
Quando vide che l'argilla aveva la giusta forma e tutto era completo alitò amore su quella forma, che non era più fredda argilla, ma era un uomo. Qualcuno con cui parlare, vivere, qualcuno a cui dare e da cui ricevere amore.
Tutto era compiuto. Tuttavia l'uomo si sentiva solo, era completo in se e per se ma non del tutto. Fu così che per il suo immenso amore Egli estraé dalla sua costola una donna, frutto anch'essa della terra, ma parte inscindibile dell'uomo. L'unica capace di completarlo davvero.
Fu quel giorno che iniziarono i dolori per tutti... oh quanto a dir codesto mondo quanto sereno sarebbe stato se quella parte d'uomo dal suo posto non fosse mai stata distaccata...
Non ne avrebbe sofferto l'uomo per amore, ne la donna per inesistenza di se...
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