Quanta follia,intelletto dell'uomo,
che partorisci orrore,apri porte all'inferno,
e sorridi del dolore,là,dove vedi spegnersi luce,
e rendersi il respiro affannoso...
Battesti corpi,come lisi stracci di vuota carne,
schernisti e schernisci,ora,adesso,
con maschera volgare e folle,sentimenti,affetto,amore...
Male,che appartieni ad ali di nero,e sei inferiore,
nel tuo osceno grido,al semplice canto di un colibrì,sappi,
infelice nascita,nella tua tomba ,l'anima rifugge,e assiste ,in grembo,
tutti coloro ,che allora,adesso,di fili spinati,
fecero culla,per far fiorire rose,per non dimenticare...