Lasciò la palude
e venne sul mio collo
bussò con un ronzìo
alla porta delle vene
si servì senza risposta
del mio sangue
avvelenato
dai rimorsi
Con un giro
fece un aureola
intorno ai dolori
impigriti
di mestiere
a guardia del grigiore
arbitro sicuro
di luci e ombre
briganti ed esche
per la rapina
delle gioie del cuore
Dissi alla zanzara
vai da lei
per una trasfusione
e spezzale
il sorriso
del suo mondo che
mi esclude
La'nimale rispose
c'è troppo peso
nella rabbia
e non riesco più
a volare
verso le gioie
che dovrei inquinare
Rovesciò le ali
sulla bianca formica
e morì
insieme all'ultimo
sussulto
che pur nel peggio
il mio cuore
avrebbe..avuto
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Da:Silenzi che hanno parlato al vento
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