direi che da qui nascerebbe il vestito di arlecchino: un tessuto colmo di colori... LoL!
cmq il componimento è davvero interessante... me gusta!
ma come ogni cosa... mi lascia "penZare"...
la mia prima era una battuta, quella sul vestito di arlecchino, ma ora che ci penso, l'idea di un vestito cucito con un tessuto formato da ricordi, discorsi non fatti, abbracci non dati, e di amori sfiorati, è davvero pieno di colori, e poi , di sarto in sarto, cambia ovviamente di dimensioni.. dipende dalla vita del sarto stesso: se si tratta di un sarto che ha vissuto, che vive, la vita dando ascolto al "carpe diem", allora il tessuto che ne viene fuori, non sarà certamente da guinness dei primati in quanto dimensioni...
perchè chi vive cogliendo l'attimo, non avrà rimorsi, al massimo avrà rimpianti, rimpianti di aver detto un ti amo, rimpianti di non aver tenuto la bocca chiusa in determinate circostanze...
avrà rimpianti, ma non avrà rimorsi, e il suo vestito sarà di soli ricordi, belli o brutti che essi siano, ma solo ricordi...
al contrario, il sarto che ha fatto della razionalità una legge di vita, è quel sarto che si troverà ad essere "padre" di un tessuto formato da ricordi, discorsi non fatti, occasioni perdute, abbracci non dati, e amori sfiorati...
un tessuto questo da cui si potranno cucire divise per eserciti di ogni nazione, forse!
stare lì a pensare, a dubitare: "faccio, non faccio?", "oso, non oso?", "dico, non dico?", "esterno, non esterno?" e poi trovarsi a rimpiangere, a rimpiangere di aver perso tempo nel pensarci, rimpiangere di non essersi fatti avanti, rimpiangere di non averne parlato, di non aver chiarito, di non aver quindi affrontato determinati discorsi, rimpianti di non aver dato quell'abbraccio, rimpianto di non aver perdonato, e di aver sfiorato un amore...
Certo, se Penelope si fosse messa a tessere una tela del genere forse non avrebbe avuto motivo di farla e disfarla per prender tempo....

Per dirla tutta, vestendo io i panni di un sarto, credo proprio che vestirei i panni di colui in grado di fare una tela dalle dimensioni esagerate...
io che vivo la vita come una partita a scacchi, sempre pieno di dubbi sulle scelte da prendere, come se ad ogni mia azione ne rispondesse una reazione..
Eh si, come il principio studiato in fisica: il principio di "azione- reazione"

!!!
la mia tela come tutte le tele tessute con tali filati, con tali cotoni, è davvero molto colorata, anche se i colori predominanti tendono a colori oscuri, al nero...
il mio esagerato pensare, il mio considerare i pro e i contro, la mia voglia di confronti, hanno fatto di me una persona indecisa, insicura forse... nn so, non saprei, e che dà seguito a parecchi rimorsi...
di quanto ho vissuto non ho rimpianti, ma forse solo rimorsi: "perchè ho voluto chiarire? non potevo vivere la cosa così come era, anche se piena di ambiguità e confusione??? che faccio? le parlo? mi apro a lei? mi confesso? faccio l'amico??? parto? non parto? lavoro? non lavoro? mi allontano da lei? non lavoro per lei???
ecco alcuni dei miei dubbi ed ecco già cucite forse tre righe di parole.... se poi ci associassi amori sfiorati, amori evitati, per paura di star male, per paura di far del male, per paura di non saper esserci; e se poi ci si aggiungono gli abbracci, i baci, le coccole non date... non si finisce piu'...
ho detto prima che i colori tenderebbero allos scuro... proprio perchè .. il mio continuo pensare e ripensare non mi fa vivere momenti... momenti che magari vengono vissuti spensieratamente da altri... un pò come quella gazza ladra di cui parlai in precedenza... quella gazza che ha rubato quella rosa a quella signora che andava per fiori di campo...
do you remember?? I do!
ora vi saluto, ciaoooooooo by Penzo from other place!!!
P.S. nn sto negli USA ... sto sempre in Italia

bye