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Autore Topic: Le ali  (Letto 2432 volte)

Offline Black_Rider

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Le ali
« il: 2 Gennaio 2008, 03:17:43 am »
Le ali

Questa è una storia piccola, molto piccola perché parla di insetti, e gli insetti di norma dovrebbero essere piccoli. Ma lasciamo che la storia si racconti, e come tutte allora iniziamo con “C’era una volta”.
C’era una volta,  un bosco imperfetto, con tanti problemi di ogni tipo. Un giorno, mamma cavalletta stava depositando le sue uova quando per sbaglio una di esse cadde fuori dal nido. Mamma cavalletta si affrettò allora nel finire la deposizione e andò a raccogliere lo sfortunato uovo rimettendolo insieme agli altri. Finita la sistemazione, se ne andò, lasciando tutte le uova al proprio destino.
Passati un po’ di giorni, esse iniziarono a schiudersi e ne uscirono decine di cavallette perfette, robuste e belle. Tutte, tranne una. No, non preoccupatevi, questa non è la storia del brutto anatroccolo fatto ad insetto perché questa cavalletta non aveva come caratteristica la bruttezza, quanto il fatto di non avere le ali. Inutile dire che, la causa di questa sua particolarità era sicuramente la caduta ricevuta durante la deposizione delle uova. Questi fantastici insetti, hanno la caratteristica di muoversi spesso in gruppo spiccando voli impressionanti grazie alle possenti ali. Fin quando gli spostamenti erano solo all’interno del bosco, la nostra cavalletta senza ali poteva seguire le sorelle e ai fratelli semplicemente saltando; ma quando si trattava di raggiungere l’altra sponda del fiume, la situazione si faceva un po’ più difficile.
-Dai Cricky che si fa notte! -Non vedo sassi dove potermi fermare. Cerco un buon punto dove saltare. Aspettatemi.
Non era facile trovare dei sassi abbastanza grandi e vicini dove poter saltare; per questo Cricky spesso impiegava un po’ di tempo per raggiungere l’altra sponda. Molte volte, se la corrente rendeva un po’ umida la superficie del sasso, cadeva in acqua rimanendo quasi completamente in balia delle onde del fiume. Grazie alla forza di volontà, tuttavia, ogni volta riusciva sempre ad appigliarsi ad un ramo o ad un tronco galleggiante che lo aiutasse a tirarsi fuori dai guai. Nonostante i suoi sforzi e le sue difficoltà, ogni volta la storia era sempre la stessa: fratelli e sorelle erano andati avanti lasciandolo solo.
Dopo una fatica del genere, Cricky si riposava e qui faceva le migliori conoscenze con gli altri insetti del bosco. Incontrava proprio tutti: dalle coccinelle agli scarabei, farfalle... Tutti rimanevano colpiti dal carattere gentile e carino della cavalletta. Spesso cotanta gentilezza veniva premiata con qualche foglietta di lattuga che la sig.ra Lumaca che raccontava sempre come fosse veloce il mondo visto dai suoi lunghi occhi. Altre volte, invece, era il piccolo insetto a fermare e parlare con i suoi compaesani. Una volta si fece raccontare da una libellula come fosse il mondo visto da qualche metro d’altezza, rimanendo sbalordito da quel mondo che non sarebbe mai stato suo. Non pensate ora che Cricky facesse solo questo! Gli piaceva un sacco passare il tempo con amici e fratelli ma dentro di se, sentiva che non era come gli altri e non poteva  parlare di “quanto avesse volato per sfuggire ad un pettirosso”. Capiva perfettamente che quella sua menomazione lo avrebbe fatto vivere sempre attaccato al suolo, gareggiando a “chi salta più lontano” con le pulci.
E’ inutile dilungarsi molto sulle giornate di Cricky dato che la vita di una cavalletta è monotona. Un giorno di vento, dopo essere nuovamente sfuggito alla furia del fiume, e mentre si riposava sulla riva di esso, incontrò un’ape dell’alveare che stava vicino al prato dove di solito le cavallette si riunivano.
-Buon giorno Cavalletta. Disse l’ape –Buon giorno a lei Sig.ra Ape, cosa vi porta vicino ad un fiume così mosso? – Oh oggi ci sono buoni papaveri qui e sto controllando se siano pronti per la raccolta. Piuttosto, la vedo senza ali;  lo sa che esiste una mantide religiosa in fondo al fiume che è in grado di guarire ogni male?-Anche far crescere le ali? –Certo, pensi che le nostre sorelle, quando perdono il pungiglione, corrono da lei farselo ricrescere. –Provare non mi costa nulla; non ho voglia di passare un’altra giornata a guardare i miei fratelli e le mie sorelle a saltare e volare.
Dopo una breve spiegazione della strada da seguire per raggiungere la tana della mantide, la cavalletta colma di speranza si diresse per due giorni e due notti verso nord, salendo il fiume affrontando pioggia e vento. Arrivata ad un certo punto, vide una fila di insetti fuori da un piccolo mucchio di terra. Si accodò e chiese alla coccinella che le stava davanti se avesse raggiunto la tana del famoso guaritore. La risposta fu pronta e positiva. In quel preciso istante Cricky sognò con la mente immaginando come potesse essere provare sensazioni belle come il volo. Il suo cuore era pieno di felicità e non riusciva a contenere una risata fragorosa e splendente. Passò un po’ di tempo prima che potesse arrivare a cospetto della mantide.
Una volta spiegato il problema la mantide sentenziò: -Caro Cricky, il tuo problema è lo stesso di molti altri insetti come te. Quello che non ti è stato dato alla nascita come forza per volare, ti è stato restituito come bontà d’animo e gentilezza. Sei diverso dagli altri; ma questa differenza non ti deve fermare, anzi, ti deve rendere orgoglioso perché fra tutti sei il migliore. Non era questa la risposta che Cricky voleva sentirsi dire. Lui voleva volare, non sapere come fosse. La sua differenza rispetto alle altre cavallette era evidente a tutti. –Se il tuo desiderio è spiccare il volo, allora salta più in alto che puoi, tocca il sole con le antenne e non guardare in basso. In questo modo non avrai bisogno delle ali per volare perché vivrai nell’aria momenti infiniti.
Uscito dalla tana, Cricky si mise subito all’opera e saltò altissimo. Raggiunse quasi il primo ramo di un albero. Il secondo andò meglio e il terzo fu ancora migliore. Sulla strada di ritorno per casa non fece altro che saltare e urlare di gioia. La giornata era burrascosa e il vento iniziava a diventare sempre più forte. Ad un certo punto, Cricky fece un salto, il più alto che abbia mai fatto e si ricordò le parole della mantide: -Tocca il sole con le antenne. In uno squarcio di cielo vide il sole e mosse le antenne come per toccarlo. Provò un piacere come non aveva mai provato. Furono momenti interminabili. Una folata di vento lo spinse ancora più su: stava volando e non stava cadendo. Chiuse gli occhi e si lasciò andare un brivido di piacere. In un attimo il sole fu coperto dalle nuvole e il vento cessò di soffiare. Cricky fece per aprire gli occhi e vedere dove sarebbe caduto e capì subito che sotto di lui c’era un fiume grosso come non l’aveva mai visto. Senza ali non si può cambiare traiettoria e la corrente lo risucchiò giù in un momento. Capì che quello era il suo ultimo salto camuffato a volo. La forza del fiume era troppo forte quel giorno. Presto il piacere divenne paura, e presto anche quella fu vinta. La consapevolezza di ciò che stava succedendo stampò sulle labbra di Cricky un sorriso; chiuse gli occhi e continuò a volare.
Se vi state chiedendo cosa successe nel centro del bosco e alle altre cavallette, beh, la vita delle cavallette è sempre monotona.

E' ancora da controllare tutta ma l'ho scritta tardi ed è tardi

buona notte e buon anno a tutti

Offline kant.51

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Re: Le ali
« Risposta #1 il: 2 Gennaio 2008, 03:35:19 am »
La tua favola non è male, Black ( a proposito: ben ritrovato e buon anno! )sto ancora pensando se la fine è triste o comunque lieta, perchè, in fondo, la cavalletta ha realizzato un suo sogno..
Comunque mi piace, è profonda...
cKappa ^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*° Sì che ti voglio bene, bene davvero...

Offline Manfry

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Re: Le ali
« Risposta #2 il: 2 Gennaio 2008, 09:49:16 am »
l'ho letta velocemente ma non è per niente male! Complimenti!
MANFRY

Non esistono né pregi né difetti, ma solo caratteristiche che ci rendono unici.

Offline Black_Rider

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Re: Le ali
« Risposta #3 il: 2 Gennaio 2008, 21:41:19 pm »
Grazie! l'ho scritta di pugno veloce e non ho fatto neppure in tempo a rileggerla. :) poi dato l'orario non potete pretendere molto! :D

Offline Young dreamer

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Re: Le ali
« Risposta #4 il: 3 Gennaio 2008, 12:03:20 pm »
chee bellina la favola! =) E bentornato Black! ;)
E dopotutto ci sono tante consolazioni! C’è l’alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette. E la brezza lieve […]
E, alla fine, arrivano sempre i ricordi, con le loro nostalgie e la loro speranza, e un sorriso di magia alla finestra del mondo, quello che vorremmo, bussando alla porta di quello che siamo.
(Fernando Pessoa)       Blog: http://sogna-ragazzo-sogna.blogspot.com/

Offline *Tinkerbell*

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Re: Le ali
« Risposta #5 il: 5 Gennaio 2008, 20:48:53 pm »
Che bellina Black! ^_^
Per avere qualcosa che non hai mai avuto devi fare qualcosa che non hai mai fatto

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