Ciao Guitarboy e benvenuto nel sito.
Premetto che qualora lo vorrai potrai registrarti nel forum per utilizzare al meglio tutte le funzionalità... magari se deciderai di restare tra noi...perchè magari ti trovi bene (cosa che spero moltissimo) te lo consiglierei.
Passiamo alla tua "provocazione"
Leggendola così sembrerebbe un forte provocazione verso la Chiesa e tutti i credenti, ma non è così.
L'espressione "Dio" è usata dal filosofo per indicare il mondo sovrasensibile in generale. Dio è il termine per designare il mondo delle idee e degli ideali.
Questo mondo sovrasensibile da Platone in poi vale come il mondo vero.
In opposizione ad esso il mondo sensibile è un mondo mutevole,apparente, irreale.
Con l'espressione "Dio è morto" Nietzsche intende che la metafisica, cioè la filosofia occidentale intesa come platonismo, è alla fine.
Nietzsche concepisce la sua filosofia come controcorrente della metafisica, ma, in quanto semplice controcorrente, essa filosofia resta necessariamente conforme alla natura di ciò contro cui si svolge. Se Dio è morto, non resta più nulla a cui l'uomo possa attenersi e secondo cui possa regolarsi.
Quindi si finisce nel nichilismo, cioè i valori supremi perdono ogni valore: manca il fine, manca la risposta al perché. Dopo la perdita di ogni valore il mondo continua a sussistere e tende inevitabilmente a una nuova posizione di valori. Nietzsche designa anche la nuova posizione di valori come nichilismo; il nostro assume il nichilismo anche in una prospettiva positiva, in quanto capovolgimento di tutti i valori precedenti (nichilismo classico o compiuto)
Quindi il termine nichilismo indica per il filosofo sia la semplice perdita di ogni valore, sia il movimento opposto, cioè la creazione di nuovi valori opposti ai precedenti: quest'ultimo è il nichilismo compiuto. Bisogna però prima di tutto eliminare il mondo sovrasensibile come regione a sé e porre i valori in modo diverso.
Nella metafisica di Nietzsche l'essere è decaduto a valore;infatti il colpo più duro contro Dio consiste nel ritenerlo un valore. Il pensare per valori si rivela come l'assassinio vero e proprio.