Un sole sinistro si scartoccia
regalo riciclato nell’alba turchina,
trafigge solitudini al riconcilio
di nervi macerati ai sogni
Giugno, collezionista di giorni lunghi
che giocano con speranze
tra abbozzi di sorrisi inutili
Raggi dorati, bisturi anestetici, riportano
dalla pelle all’anima verità spietate
che sembravano addolcite nelle tenebre
Frescure di sollievo, si dissolvono
sotto un cielo che rovescia fuoco
su animali assetati che indifesi
vibrano lamenti all’aria tesa
Cuore di un campanile un orologio
infuocato, zoppicante, pregusta l’orgasmo
delle lancette a mezzogiorno
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Da:Sorrisi Pignorati
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