Arrivi ad un punto della vita in cui ti volti indietro, vedi il traguardo appena raggiunto e dovresti gioire. Dovresti, ma non è così.
Ti senti... no, non ti senti, non provi nulla. Sei come vuoto.
Forse perché ora hai finito, finito il percorso, quel percorso. Ora ne inizia uno nuovo, un percorso che non è scritto ancora, ma che scriverai, percorrerai per la prima volta, passo dopo passo.
Forse è per l'incertezza del futuro o forse per la concretezza del passato, che ti senti così. Il passato... quella cosa che hai appena finito di percorrere, che diventerà un ricordo. Tutto si riduce ad un semplice ricordo di momenti, emozioni, sentimenti che hai vissuto. Sentimenti ed emozioni che ora non riesci a sentire.
Forse è per paura di rievocare un passato, il tuo passato, un passato che poteva essere diverso, magari che ora ti accorgi che lo avresti voluto diverso. Ormai è troppo tardi. Hai il passato l'hai già scritto, l'hai già vissuto, l'hai già percorso.
Forse è per il presente. Si, il presente, quel semplice attimo, quel lento susseguirsi di attimi, che dividono il presente dal futuro. Attimi che ti condizionano, che ti fanno sentire vivo, che ti fanno provare qualcosa, qualche sentimento, qualche emozione. Ma quel qualcosa non lo senti.
Forse per l'incertezza del presente. Strano, vero? Incertezza del presente. Il presente è certo, lo puoi sentire ma allo stesso tempo è incerto.
Forse più incerto del futuro. Perché il futuro non è certo ma te lo costruisci attimo dopo attimo. Ma in quel semplice attimo che è il presente devi pensare al passato che hai vissuto ed al futuro che vivrai. Devi scegliere come agire, come pensare, come vivere. Tutto in quel semplice incerto attimo che è il presente.