dalla postfazione di "RITORNI", di Rosario Musmeci:
...Io sono da troppi anni in esilio, fuori dal mio piccolo mondo di Sicilia: ma quando torno a casa, ad Acireale, e se posso, cerco di esprimermi in dialetto. Suscito, magari, pensieri strani in chi sente l'accento un po' irrigidito: mi faccio perdonare con un sorriso...Penso all'idea del dialetto: dialetto è il termine originario per l'espressione, come dialogo, il parlare tra due. E' la formula del dire per eccellenza. Koiné diàlectos era la lingua comune dei Greci per tutto il bacino del mediterraneo.
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Ricordo i miei primi anni di università. Studiavo glottologia e approfondivo il sanscrito: nella ricchezza dei segni alfabetici/fonici di quella lingua antica scoprii un'affinità con il nostro dialetto : perchè noi codifichiamo una serie di suoni che la lingua italiana non possiede, linguali, quelli che ci permettono di pronunciare trenu e beddu e trasi...
Un'altra cosa scoprii: che noi Siciliani siamo i depositari -eredi delle strutture essenziali che nell'età classica riconosciamo al latino: mettiamo il verbo alla fine della frase, ad esempio,; manteniamo la formula del perfetto, per il tempo del passato, rifiutando il "passato prossimo"....
Nessuna traduzione mi ha dato quanto mi offre, nella sua semplicità, il testo dialettale di un proverbio o di un canto.
Lu suli si nni va e dumani torna/ ma vui figghiuzza non turnati chiùi... Traduci queste parole nella lingua dotta: perderanno musicalità e profondità di sentimento; come traduci figghiuzza: "figliola" , " figliolina", "bambina mia"..? figghiuzza racchiude tutto: persona, affetto, malinconia...
DA " Libbri"
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Quanti libbri nt'a mè vita arricugghij..
quanti nni liggij;
cci nn'è ca cci l'haju sutta l'occhi, macari,
e mancu di canùscini 'u nomu mi pari..
C'è n'pusticeddu nt'a libbreria
p'i libbri scritti d'a manu mia:
cu jè ca li liggìu, s'addumannau
s'iddu c'eranu tresori
ammucciati sutta ddi palori...?
.....
(Quanti libri ho raccolto nella mia vita
quanti ne ho letti
qualcuno non è qua, qualcuno ce l'ho sotto gli occhi magari
e mi sembra di non conoscerne neanche il titolo..
C'è un piccolo spazio nella libreria
per i libri scritti di mano mia
chi li ha letti si è chiesto
se ci fossero dei tesori
nascosti sotto quelle parole..? )
Ringrazio il professor Musmeci per avermi consentito di condividere con voi queste riflessioni e questi suoi versi che mi sono permessa di "tradurre", spero senza fare danni!
