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Autore Topic: Mister Verità  (Letto 3419 volte)

Offline Alamuna

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Mister Verità
« il: 10 Febbraio 2010, 21:53:09 pm »
Gli anni passano. Quasi non avevo realizzato che abbia compiuto 70 anni ieri, con i suoi occhi sempre socchiusi in pensieri astratti, illuminati da una luce che è sempre difficile penetrare, le sue mani… si, rugose. Ora, solo ora me ne rendo veramente conto, che le sue mani sono rugose. E sotto gli occhi quei cuscinetti rigonfi, come fossero pieni d’acqua o di una qualche sostanza liquida, che ogni tanto, troppo spesso direi, piangono. Forse sono pieni di lacrime, mi sono detta a volte. Rughe anche sul volto. Cosa c’è tra queste rughe? Ci sono tutti gli anni che sono passati. Lo vedo fissare il vuoto, come è solito fare nelle sue tristi giornate, e se solo potessi attraversare questa superficie che ci separa vorrei prendergli la mano e parlargli, dirgli che andrà tutto bene, che prima o poi riuscirò a capirlo, che non lo odio davvero come tante volte mi è capitato di urlargli, ma lui sembra assente, assente come fosse in una dimensione parallela in cui a nessuno è consentito entrare, nemmeno a me stessa. Non posso disturbarlo. Ho sempre avuto la sensazione che fosse infastidito quando qualcuno osava distoglierlo dai suoi pensieri. Lo lascio nella sua dimensione parallela e mi sposto con l’idea di scendere un pò in giardino, a godere di questo caldo pomeriggio di primavera. Ma non mi lascia neanche andare, interrompendomi subito.
“Dimmi”, dice. Torno subito indietro e lo guardo stupita. Penso che abbia letto nei miei pensieri, ma non è mica una novità. “Dimmi cosa vuoi dirmi – lo sai che non mi disturbi mai”, insiste. Ha un tono di voce duro, cupo, come volesse rimproverarmi. Non voglio essere rimproverata da lui. Mi ha sempre e solo rimproverata in tutti questi anni. Mi ha rimproverata di tante cose su cui, effettivamente, poi mi sono dovuta ricredere, e anche questa volta ho paura che lui abbia ragione. Non voglio che abbia ragione. Le cose su cui ha ragione sono sempre quelle che finiscono per farmi del male. Preferisco, come tante volte, non sapere niente di quello che ha da dirmi, e rimanere nel mio mondo oscuro dove, almeno, so crearmi le mie belle dolci illusioni, sempre che non giunga lui, mister Verità, a distruggermele. Ecco che ritorna il mio astio nei suoi confronti. Quando decido di volergli bene, poi basta un solo istante per ritornare sui miei passi.
“Non ti devo dire niente”, gli rispondo con ostilità.
“Non fingere con me, lo sai che non puoi tenermi nascoste le cose”.
In verità ha ragione, non gli si può tenere nascosto un bel niente, è inutile fingere con lui, per un istante mi sento perfino stupida e sciocca all’idea di pensare di potergli mentire, a volte ho la sensazione che lui mi conosca molto meglio di quanto io stessa mi conosca. Ma trovo il coraggio di insistere, almeno per un ultimo innocuo tentativo.
“Non ti devo dire niente”, ripeto, stavolta con voce sommessa.
Lui mi guarda perplesso, è perfettamente di fronte a me, sulla mia stessa traiettoria. “Ma come puoi?”. Già, me lo chiedo anche io. Come posso? Come posso tentare di mentire a lui? Mi fermo un momento, sempre con i suoi occhi dentro ai miei, che non mollano la presa neanche per un solo istante, con il suo odore di vecchio alle narici, con la sua aria assente che mi suscita rabbia, con il suo respiro pesante che mi mette ansia, mi fermo un momento che sembra infinito, e rivedo tutti gli anni che mi sono passati alle spalle, gli anni che hanno fatto di me quella che sono adesso; rivedo le stanze aliene in cui ho scoperto cosa sia il mondo e cosa la vita, rivedo i fiumi in cui sono scorse le mie acque inquinate, e i miei tentativi sempre falliti di ripulirle dalla sporcizia. Mi fermo un momento e rivedo perfino anche la mia infanzia, quando ero bella, tanto bella, a dieci anni avevo già lunghi capelli color del sole, e i miei occhi celesti, color del cielo, non sapevano piangere mai, tanto belli, e le mie mani lisce, ed ero tanto bella quando indossavo i miei pantaloncini rossi, e risento perfino la mia voce soave, la voce soave di quella bambina che cantava spensierata dentro prati di papaveri e di fiori estivi, mentre orme nere di passi feroci dietro di me tramavano già alle mie spalle.
“Allora? Vuoi dirmi o devo aspettare ancora per molto?”. La sua voce è adesso più serena, tranquilla, una voce che ha di me compassione, si, lo sento bene che adesso ha compassione di me.
“Cosa vuoi che ti dica? Sai già tutto”, rispondo scocciata, rassegnata all’idea di non potergli sfuggire. Ma lui continua adesso ad essere dolce con me, e insiste.
“Non devi dirmi niente se non lo vuoi, ma è importante che tu sappia che io ci sono, e ci sono sempre stato per te, e fino alla fine cercherò di farti capire la Verità, non è mai troppo tardi. Ci sarò sempre”. Infuriata gli rispondo: “E’ questo il vero problema: tu ci sei sempre! E pretendi sempre la ragione!”.
Distolgo lo sguardo dal suo, almeno per un attimo, prima di rendermi conto che sono stata di nuovo troppo aggressiva con lui. Volevo solo essergli gentile, dirgli di non preoccuparsi di niente, essere saggia per una buona volta, e invece di nuovo, come sempre in tutti questi anni, neanche stavolta ci sono riuscita. Trovo un pizzico di coraggio e con questo vorrei chiedergli scusa. Non l’ho mai fatto, in tutti questi anni, ecco: vorrei farlo adesso, adesso stesso. Vorrei farlo perché infondo sento che di lui mi posso fidare, anche se è così difficile, anche se è più facile sognare che guardare in faccia la realtà.
Rivolgo di nuovo il mio sguardo verso di lui, intenta a chiedergli scusa. I suoi occhi sono celesti, color del cielo, ancora tanto belli, i capelli bianchi che non nascondono neanche più una ciocca di quei capelli color del sole, di quando aveva dieci anni, che correva tra i papaveri e i fiori estivi, nei suoi pantaloncini rossi e con i passi minacciosi dietro le sue spalle. E i suoi occhi ora stanno piangendo, quindi mi asciugo le lacrime con un fazzoletto che tengo sempre pronto nel taschino dei pantaloni. Mi aggiusto i capelli che sono completamente spettinati stamattina. Così, anche i suoi ora sono a posto. Decido anche di metterci una bella margherita, tra i capelli, me le ha portate Anna, raccolte ieri pomeriggio, odorose di primavera, dice per profumare un poco questa stanza cupa che puzza di ospedale. “Oh, come stai bene con quella margherita tra i capelli!”, gli dico con tono di scherno, ma lui fa lo stesso con me ed io m’arrabbio ed ho perso nuovamente la voglia di chiedergli scusa. Rimango ancorata qui, di fronte al mio riflesso, così uguale a me eppure così diverso, in questo specchio, che, mamma mia, com’è impolverato! Vorrei pulirne la superficie, ma gli occhi mi ricadono nuovamente sopra i suoi: cupi, tetri, mi guardano… rabbrividisco. Percepisco quello che vorrebbe dirmi adesso: vorrebbe dirmi che, se solo lui volesse, potrebbe anche obbligarmi, con la sola forza delle sue parole, obbligarmi ad ascoltarlo e a capirlo, altro che fuggire e fuggire! Ma io non son mica pazza, ad ascoltarlo, mister Verità! Al diavolo! Ora è meglio, piuttosto, che scenda giù in giardino, prima che venga sera.
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Offline Phoebe1987

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Re: Mister Verità
« Risposta #1 il: 10 Febbraio 2010, 22:42:56 pm »
L'ho letto tutto d'un fiato, è scritto così bene!!Non sono riuscita però a darne un'unica intrpretazione. Ma forse le cose belle non vanno per forza interpretate, vanno sentite e basta...

Offline Alamuna

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Re: Mister Verità
« Risposta #2 il: 10 Febbraio 2010, 22:52:03 pm »
Grazie Phoebe... mi farebbe molto piacere sapere come lo hai interpretato, dato che difatti ho lasciato aperta la via all'interpretazione...  :-) Vorrei sapere cosa ne è venuto fuori   o_O e posso saperlo solo tramite le opinioni di chi lo legge.
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Offline kant.51

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Re: Mister Verità
« Risposta #3 il: 11 Febbraio 2010, 00:05:03 am »
C'è un po' di mistero nel tuo racconto, molto ben scritto e sviluppato, con un'analisi psicologica dei personaggi che è condotta benissimo...quest'aria di mistero finale, questo vedere se stessi e le nostre radici come uniti nell'immagine di un ritratto, di uno specchio...chissà, ma rende benissimo l'idea di quel malessere sottile che si prova dentro...
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Offline Alamuna

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Re: Mister Verità
« Risposta #4 il: 11 Febbraio 2010, 00:43:12 am »
Grazie per la tua risposta Kant, è vero, è misterioso, forse un pò troppo, non svelo ancora le mie intenzioni perchè vorrei capire come lo hanno interpretato anche altri, se avranno il piacere di commentare, per non influenzarli con le mie parole. Vorrei vedere se sono riuscita nel mio intento o se la strada all'interpretazione l'ho lasciata troppo...aperta!  :">  sigh!
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Offline fiormat

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Re: Mister Verità
« Risposta #5 il: 11 Febbraio 2010, 19:46:33 pm »
Ci vedo e ci leggo quel legame così possessivo del padre che tutto sa e tutto può permettersi, perché lui è saggio, maturo, vede la strada... giusta... delle cose! Il padre-padrone che crede di aiutare, a modo suo, nella crescita fisica e interiore le persone di cui si circonda rendendole represse e finendo per opprimerle nonché succubi del suo essere. "Ci sono e ci sarò sempre!" senza calore, senza manifestazioni di affetto non è sufficiente... all'avvicinamento. Allontana più che avvicinare e quando, pensando all'età avanzata, ci si prova a perdonare forzandosi nell'esporsi per vederlo con altro occhio, ecco... se poco poco prova ad aprire bocca, con le sue parole di sfida, si ripiomba in quel sentimento ostico e infastidito che pensavi di aver annullato.
Secondo me bisogna "aprire il cuore all'altro parlando con sincerità e umiltà" senza esternare quella maschera di onnipotenza, saccenza, sapienza; credo però non si renda conto di ciò che trasmette e lascia nell'animo dell'altro, sia esso figlio, moglie, madre. 

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Offline kant.51

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Re: Mister Verità
« Risposta #6 il: 11 Febbraio 2010, 19:58:32 pm »
Piccolo Fiore, hai fatto delle belle osservazioni, ma secondo me c'è qualcosa in più...ed è la stretta somiglianza tra la radice e il ramo, tra il padre e sua figlia, l'APPARTENENZA e la similarità...al punto che non è facile distinguere, con il trascorrere del tempo, i tratti diversi...
Naturalmente questo è solo il mio pensiero, non so che cosa dirà Alamuna... :-)
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Offline Alamuna

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Re: Mister Verità
« Risposta #7 il: 11 Febbraio 2010, 20:55:52 pm »
Grazie ragazze per i vostri contributi, per me molto utili. Direi che sono osservazioni, le vostre, del tutto legittime, perchè io ho dato troppi pochi spunti, lasciando la strada troppo aperta all'interpretazione, tanto che... ho deviato l'attenzione, sigh!
Apparentemente i personaggi sono due, ma in realtà è solo uno, poichè quel lui altro non è che il riflesso allo specchio della signora che parla (con diversi spunti, nel corso del racconto, forse però poco percettibili, ho cercato di suggerire che la signora in realtà stesse parlando a se stessa, con una parte di sè nascosta, quasi avesse una sorta di doppia personalità). E' una signora "pazza", di 70 anni, ricoverata in una casa di cura (la stanza che puzza di ospedale), che parla con il suo stesso riflesso. Ma non volevo solo delineare un caso "psichiatrico", quanto un significato più profondo, che è il seguente: la signora è diventata "pazza" (e per pazzia si intende la devianza dal bene) per non aver dato ascolto alla voce della Verità (che è in ognuno di noi, solo alle volte difficilmente udibile o comprensibile), con cui appunto lei parla da sempre, senza però capirla o darle ascolto (più che altro, quando tende a darle ascolto, si ritira sui suoi passi, per la paura di quello che la Verità sia). A volte la Verità, intesa come qualcosa di superiore, di spirituale, fa paura, perchè è più facile perdersi in mille espedienti di vita che seguire la Verità. La morale del racconto vuole essere che quanto più lontano dalla Verità sia un animo, tanto più sofferente sarà.
Grazie mille per i vostri commenti, care ragazze.  :-X
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Offline fiormat

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Re: Mister Verità
« Risposta #8 il: 11 Febbraio 2010, 22:22:59 pm »
Adesso è chiarificatorio questo misterioso rapporto che io ho voluto associare a ciò che la mia mente ha percepito come una somiglianza comportamentale di persona a me vicina. Che sia la Verità in persona e il mio IO non vuole accettarla per la sua durezza e determinazione profuse nel manifestare i propri pensieri? Che, effettivamente, quando parla mi crea una sorta di contraccolpo perché recepisco l'obbligo di eseguire a sua immagine e somiglianza, forzandomi nel dover accettare i suoi consigli, dato che il mio temperamento  istintivo mi porta a non soppesare dannatamente i passi da compiere.
Bellissimo Alamuna, lo rileggo continuamente.
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Offline Alamuna

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Re: Mister Verità
« Risposta #9 il: 11 Febbraio 2010, 22:49:28 pm »
Grazie, Fiormat, davvero. Comunque, è estremamente facile, nel modo in cui è scritto il racconto, confondere il personaggio maschile con il padre della donna che narra. Quella parte che chiamo Verità e che è dentro di noi, è la parte buona che dovrebbe condurci verso la direzione giusta, ma è NOI, non è un'altra persona. Quindi, nella persona di cui parli non c'è la TUA verità. La tua verità è solo dentro di te, e per quanto i genitori ovviamente vogliano dirci sempre le cose più giuste per noi, anche se magari attraverso comportamenti rudi, non è il caso di percepirli come le Verità assolute, sebbene possa essere lecitissimo stimare una persona perchè magari è riuscita a raggiungere un livello di Verità tale da essere, per l'appunto, estremamente stimabile. Però, se lui l'ha raggiunta, ora sta a noi raggiungerla. E' compito di ognuno di noi. Sono contenta ti sia piaciuto, carissima Fiormat, grazie ancora per i contributi.  :-*
« Ultima modifica: 11 Febbraio 2010, 22:53:49 pm da Alamuna »
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Offline Phoebe1987

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Re: Mister Verità
« Risposta #10 il: 12 Febbraio 2010, 13:31:54 pm »
A me invece è parso che si tratasse della stessa persona, che dialogasse con se stessa, attraverso una specie di alter-ego, nonchè coscienza della prima, che richiama all'attenzione, dice ciò che è vero ed evidente alla persona che tace persino a se. Il mistero, concordo con kant, è la caratteristica più bella, perchè permette a chi legge di spaziare liberamente, mettendoci anche del suo...

Offline Alamuna

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Re: Mister Verità
« Risposta #11 il: 12 Febbraio 2010, 16:00:07 pm »
Grazie anche a te Phoebe, grazie a tutte voi per i vostri commenti e contributi, che mi sono stati tutti molto utili. Un bacio a tutte  :-*
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