Mar, 15/01/2008 - 16:51
IL MONOLOCALE
"Non sarà un'avventura...."
quante volte canticchiava questa canzone sotto la doccia o mentre per la strada, nel frenetico caos del traffico, tamburellava le sue dita sul volante..
Si sentiva come dire "innamorato": preso da quel senso di "trance" del cuore e della testa... in quello stato in cui entrambi -testa e cuore- sembrano non appartenere più al resto del proprio corpo..
non so descrivere quale fosse la sua vera sensazione d'essere nei momenti in cui si perdeva con lo sguardo nel vuoto con un sorriso "strano" sulle labbra.... ma faceva ben piacere vederlo in quello stato... lui che fino a poco tempo prima non aveva nemmeno il coraggio di aprire le finestre di casa.
Aveva paura, paura del mondo...della gente...paura di... paura anche di sè... insicuro, oh se lo era!!!!
A lavorare ci andava, tutti i giorni, non era in lui assentarsi, ci andava, poca confidenza con i colleghi... pochi (pochissimi) amici ma buoni... svolgeva i suoi compiti, i suoi doveri, i suoi affari e.... via, di nuovo nel buio del suo piccolo monolocale.
Odore di sigarette, piatti sporchi, serrande perennemente abbassate, una lampadina fulminata e la luce della camera in cui dormiva sempre accesa. Ma solo quella.
La tv si, giusto per non sentirsi troppo solo quando sentiva che ne aveva bisogno... e nella sua camera... il suo pc.... il suo amato pc... costruito da lui stesso. Fu un giorno, davanti quel pc che accadde qualcosa che gli fece cambiare la vita....
Da quel giorno... grazie a quel pc.... cominciò ad alzare le serrande, ad eliminare l'odore delle sigarette nel suo monolocale, ad uscire... a sorridere più spesso... e a canticchiare "no, non sarà.. un'avventura....."
Perchè da quel giorno lui lo sa cosa gli accadde!