Le vacanze son terapeutiche se si parte con lo spirito giusto, ovvero se si è consapevoli che il fuoriprogramma può starci bene. Personalmente sono una viaggiatrice, da non confondere con la turista; amo il viaggio individuale, organizzato personalmente e acquistato tramite la rete.
L' entusiasmo cresce ogni giorno di più e in questo modo posso dirti di aver visitato luoghi, snobbati dai più, che mi hanno regalato emozioni uniche.
Qualche anno fa, insieme alla mia famiglia, abbiamo iniziato un percorso al contrario sui luoghi della Seconda Guerra Mondiale, partendo dalla Normandia: un sogno.
Negli anni successivi è stata la volta della Germania, con le sue chiese gotiche, una natura rigogliosa e i terribili lager. E ancora la Polonia, toccata e fuga per ricordare tante vittime dell' orrore nazista lungo i viali di Auschwitz. In tanti mi hanno chiesto se tutto ciò non fosse pesante in vacanza; ho risposto loro che mi diverte passeggiare in relax, ma le emozioni che ti fan riflettere devi andare a cercarle dove qualcuno prima di te ha scritto pagine di vita che non devono essere più taciute. L'estate prossima, non so dove ma... non vedo l' ora di allacciare le cinture e via verso un nuovo fly and drive.