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Autore Topic: IL GIUDICE SCUDISCIA  (Letto 1045 volte)

Offline michael santhers

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IL GIUDICE SCUDISCIA
« il: 13 Dicembre 2008, 04:33:52 am »
Aveva fama d'esser severo implacabile
specie coi piccoli criminali,parassiti a pregiate pelli
quasi sempre difesi da avvocati annoiati
stanchi di spolpare parcelle a pidocchi
e lui impietoso come a dir
è l'estirpo di gramigna la soluzione
a riempire buoni granai
a garanzia di satolla pace agli onesti
-Sprezzanti verdetti erano ormai
attesi consuetudine deliziatoria
ma come si sa nessuna gioia
può attecchire radici sul dolore degli altri
seppur essi artefici del male che
non sempre è gratuito ma solo
ignorante rimedio a fuggire tagliole
e sfortune sociali
-Così un giorno a un processo
una fanciulla di rara bellezza
con occhi che racchiudevano selvaggi misteri
liberò dalla cattività collaudata
il cuore indurito del giustizialista convinto
che non solo fu clemente al verdetto finale
ma addirittura volle in seguito corteggiarla
e lei ben seppe fingersi lepre
sfiancata a inseguimento di cane
-Quando il magistrato credeva
d'aver raggiunto felicità perdurante,
la donna per vendicare suo padre
sommariamente incarcerato anni addietro
al malaffare eclatante si diede
per ripresentarsi al processo
e sottoporsi stavolta alla condanna
dell'ormai malleabile Giudice,nonchè fidanzato
costretto visto il clamore di popolo
a condannare severo e in ferreo esempio l'amata
-Il dolore fu così forte
che il Dio in terra un colpo alla tempia si sparò
-Io come sempre passai per caso
ed ebbi modo di dire.........
spesso nella buca scavata e ricoperta
di erba sopra esili ceppi in sostegno
pronti a cedere per lo sprofondo di preda,
vi finisce distratto in rovinosa caduta, il trappoliere
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Da:Avanguardie Irriverenti
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