Radhika Jha
Odore del mondo (L')
Un romanzo d'esordio sontuoso e impeccabile dedicato a un'ossessione" (Il Secolo XIX)
Nella banlieue di Parigi, nell'Epicerie Madras, il negozio di zio Krishenbhai, si combatte a volte una strana battaglia: una battaglia tra odori che è una vera e propria lotta tra mondi opposti, e ormai non più lontani. Quando soffia, infatti, il vento, il profumo delle baguette fragranti si scontra inesorabilmente con l'aroma pungente delle spezie e dei cibi indiani in bella mostra sugli scaffali dell'épicerie.
È una lotta che sfugge alla percezione di zio Krishenbhai, distratto, com'è, dalle avvenenti clienti che osano avventurarsi con lui nel retro della bottega, ma non a quella di Leela, la sua giovane e graziosa nipote. Tutte le schiere nemiche degli odori - l'aroma di cardamomo, curcuma, cannella e coriandolo, dell'olio di cocco e delle verdure, delle banane fritte e dei masala - invadono, implacabili, le sue narici. Poiché Leela, oltre alla grazia del suo aspetto, ha avuto in dono anche qualcos'altro: una sensibilità agli odori assolutamente fuori dell'ordinario.
È un dono che può procurare tormenti - diffìcile, ad esempio, resistere, per lei, al cospetto di zia Latha, che ha braccia grandi come due sue cosce messe insieme, un ventre come una vela gonfiata dal vento fino agli orli e guance tremolanti per il grasso - ma anche gioie. Come una preziosa bussola, la percezione degli odori guiderà, infatti, Leela nella navigazione del mondo, alla scoperta dell'affetto e dell'amore, del sesso e del piacere.