Mi sento intrappolata in un guscio
non penetra nessun raggio di sole,
solo il buio mi fa compagnia.
Vorrei avere la forza per evadere
da questa mia prigione, ma quando
credo di farcela ecco che qualcosa (o qualcuno?)
mi riporta indietro.
Sono io, io da sola, con il mio pensare,
il mio fare a fermarmi.
Non sono abbastanza forte per
raggiungere il mio obiettivo.
E arriva quella instancabile vocina:
"Tu! Cosa credi di fare? Tu! Essere inutile. Tu! che sei uno sbaglio!!"
E' in quel momento che sprofondo nell'abisso, dove il mio compagno
è il buio, e le lacrime sono la mia anima che vuole essere libera.