ora devi aprire la sala
mi hai accompagnata
mano nella mano all'entrata
ora aspetto
mi hai indicato i giochi che facevano le verdi foglie sull' uscio
i quadri geometrici della tromba delle scale
le mattonelle ,antiche
rosse e bianche
ogni passo ,un ricordo,un immagine,un dolore,una gioia,un rimpianto
mi hai detto di andarmene la tua vita non sono affari miei
sono andata via ma la tua porta rimane aperta
come il desiderio ed il peccato
mai mi sono sentita così libera di muovermi per le stanze
senza essere vista
senza rumore
i passi
sembro una bambina che gira scruta sotto i letti ,in cerca di vecchi giocattoli,che testimonino il tuo essere stato piccolo,corro nel corridoio e cerco d'aprire quella porta ,è bella, dietro i vetri si intravede la luce,ma tu sopraggiungi ,più alto di me,più forte,mi dai un buffetto con le tue mani severe sulla mia che è piccola ,e mi dici:non si fà,decido io
ho voglia di piangere ,sono curiosa ,voglio scoprire cosa c'è dietro...
mi guardi con i tuoi occhi verdi,sei ancora arrabbiato con me,non ti ubbidisco,cerco esploro ,
scappo via ,mi ribello ,tu stai in silenzio ,davanti alla porta ,ora devi farmi entrare...
sono cresciuta...
ora devi aprire le porte e farmi vedere
la luce...
