Vorrei ritornare a poter scrivere
versi infiniti come raggi di sole,
riflessi di luna in un mare incantevole,
amori senza tempo e senza fine.
Le mie mani, incatenate, da perenni ricordi
non vogliono piu' scrivere.
Il mio cuore, non sente piu' le emozioni del vivere,
il canto eterno delle sirene e' un vago ricordo.
I miei occhi, bendati dal dolore,
scrutano senza pace
il buio abbissale dell'anima.
Non ho piu' lacrime per piangere,
non ho piu' forza per lottare.
La mia anima vaga, ormai cieca,
il mio cuore erra, ormai sordo,
la solitidine, mia eterna compagna,
mi chiude, sempre di piu',
nel suo infernale labirinto.
Uno spiraglio di vita, anche se vago,
anche se lontano,
nell'orizzonte piu' nascosto,
riaccenderebbe quella piccola fiammella
che lotta trepidamente
contro il suo amaro destino.
Il silenzio, nella penombra della vita,
urla la sua disperazione,
urla il suo dolore ed una lacrima,
una piccola lacrima,
appare su quel viso non ancora spento.
Forse quella lacrima mi aiutera' a scrivere,
forse quella lacrima riprendera' a vivere,
forse..........quanti forse!