se devo partire
nel giorno che muore
levare radici da terre ormai perse
sentirmi di fango
e trascinarmi il cammino
da sola iniziare un nuovo destino
tra insulti e preghiere
trovare la forza
nessuno al mio fianco che capisca
il dolore
la rabbia
di un tale destino
se devo di nuovo
piegarmi in ginocchio
e aspettare la pioggia
che lavi il mio corpo
sepolto da ingiurie,massacri,miserie
e devo trovare
l' anello del vero
m' inchino spogliata
con il corpo ferito
lo spirito inquieto e attendo
con ansia che
ti faccia tornare
accarezzami il viso
coperto di graffi
addolciscimi l' anima indurita dal gelo
amore ,mio uomo
quanto ho sofferto
la tua lontananza
il tuo non
volermi parlare
ascoltami adesso e tocca la carne
desiderio d'amore e d'unione
sorreggimi caro
è il mio calvario
è finito...