Le mani vicino al fuoco non riscaldano il mio cuore,
alonato dal gelo che mi brucia l'anima,
e ristorarmi dell'idromele non rinvigorisce il mio corpo,
stremato dalla furia dell'acciaio di mille spade...
scalpitanti zoccoli, avverto la valchiria arrivare,
bella, è soave e fatale la sua lama,
falce di luna, crescente da est,
adombra la mia salma con le nere nubi quando sarò enervato,
oceano di cobalto e smeraldo,
accogli le mie umili spoglie nè tuoi imi fondali,
assicura loro l'ultimo riposo nell'abissale silenzio,
affonda il dramma delle mie ultime lacrime...
Bragi, Dio poeta,
fonte di estro e ispirazione d'un rapsodo guerriero,
accogli la mia anima nel Walhalla con te,
quando chiuderò per sempre i miei vitrei occhi
e l'aquila e il lupo mi scorteranno alle sponde del Thund...
Sole, alto e fulgente,
riscalda il suolo che mi ha sostenuto,
quando la forza mi abbandonava,
dissetati, oh aspra terra, del mio sangue cremisi,
che il cielo stanotte non piangerà per me.
Marco