Ho trovato questo tema su un giornale locale.Chi scrive è una ragazza che si chiama Valentina , ha quindici anni ed è affetta da autismo.Mi hanno colpito molto le sue parole,impossibile rimanere indifferenti di fronte a un sogno del genere.Ancora una volta mi trovo a chiedermi che cosa abbiano in cuore,quanto possano essere profondi,i pensieri delle persone meno fortunate di noi.E' una lezione di vita il messaggio di Valentina,da coraggio a noi,che in fin dei conti abbiamo tutto e siamo sempre insofferrenti.Alcuni gettano via le loro vite,al contrario , lei la vorrebbe vivere in totalità senza limiti nè costrizioni ma è cosciente che è un mondo diverso il suo dal nostro.Mi sono avvicinata da poco alla realtà dei disabili e loro ti lasciano piena libertà di entrare nel loro mondo. Basta un piccolo gesto che ti ricoprono di sorrisi,si esprimono molto tramite i gesti ;ogni abbraccio che ricevo e un bacio sanno trasmettere molto,più dei discorsi che faccio loro.Chissà perchè ,pur essendo in difficoltà rispetto a noi,trovano benissimo il canale per trasmettere emozioni e dimostrazioni d'affetto.Noi,invece che abbiamo ogni mezzo a disposizione a fatica riusciamo a farli entrare nel nostro mondo e farli sentire meno soli.
Titolo del tema: Prima d'ora non l'ho mai rivelato a nessuno, ma io ho un sogno segreto...
«Il mio sogno segreto è ancora non scoperto, non so se mai verrà trovata la cura per l’autismo.
Potrei avere un mio carattere e una mia attitudine per le cose, invece sono chiusa in un mondo pieno di brutti pensieri dove non esiste mai la luce.
Non dico che voglia guarire per sempre, però vorrei avere una vita normale, come tutti gli altri, che possono uscire, possono stare da soli e vedere gli amici.
Ho paura che starò sempre sola e che nessuno mi vorrà sposare, perché non sono una persona come tutte le altre.
Vorrei baciare un ragazzo e avere un bambino, fare il bucato, preparare il pranzo per la mia famiglia e stirare le camicie di mio marito.
Mi piacerebbe avere una macchina da guidare e una casa da gestire come tutte le mie compagne di classe, e mi piacerebbe uscire la sera per prendere un gelato con le amiche o vedere le stelle al chiaro di luna con il mio fidanzato.
Potrei scrivere dei libri o delle poesie e suonare uno strumento musicale, fare le parole crociate e non smettere mai di parlare con la gente, mentre ora i suoni mi si fermano in gola.
Starei meglio se potessi avere gli amici accanto, mentre ora sono sola e nessuno mi può confortare.
Potrei anche studiare da sola senza bisogno di una figura sempre accanto, ma per ora non si può.
Potrei vivere come tutte le mie amiche, che giocano a nascondino e pallavolo, magari non diventerei un campione ma sicuramente sarei brava.
Mi piacerebbe non dover mentire, e invece il mio autismo mi porta a farlo, confondo le parole che gli altri dicono e vivo di recenti discorsi.
Molte volte vedo fortunate ragazze accanto a me e invidio la loro normalità, molto probabilmente sarei anche io come loro se la sorte non mi avesse tradita.
Mi piacerebbe migliorare e vedere me stessa non fare gesti inconvenienti o brutti discorsi, invece non ho molto da poter migliorare, e resterò sempre una fanciulla che non starà mai nella folla.
Ci vedremo dunque nella vita dopo la morte, e lì sarò libera da ogni dolore.