Le lamiere s'accartocciavano
sotto fierezza del cuore
d'una pressa
-A poca distanza
in attesa doblìo
una vecchia Lancia
si rivolse a un’Alfa
e...lo so hai umiliato il vento
rotto timpani ad avversari
vinto in glorie a traguardi,
Io invece ho corso meno
ma ho portato a spasso
vite nobili cullate in apparenze,
spogliato difetti d’ogni genere
e poi vale più d'una vita
aver visto le gambe della Signora
sotto vestito di pura seta
quando metteva in libertà il seno
e s'aggiustava il trucco allo specchietto
e in ansie per andare ogni martedì a consumare
in albergo lussoso il peccato
-Di lì a fianco una Cinquecento:
ho sentito sempre numeri
rate, scadenze e parlar di Dio
in modo peggiore e sono stata
insultata perché bevevo troppo
-Un vecchio Ape si destò
Da lungo sonno e disturbato
Quasi inveì........
non dimenticherò i guai passati
per salite preso a calci
a spronarmi d'andar veloce
e al mio motore diverse volte
scoppiò il cuore
inoltre chiedo scusa per il dialetto
ma il padrone era analfabeta
-Una Millecento:
adesso mi sfogo anch'io
...dentro di me tanto fumo
mille odori, eatasianti profumi
un banchiere a contare soldi
e quanti capelli sparsi ovunque,
quasi sempre su stessa strada di periferia
lasciavo occupanti
che per tutto il giorno
in andirivieni ad altre macchine
--Intanto la gru arrivò vicino
Ferma.. disse un Signore elegante
questo è un modello raro
e con l’indice indicò la Lancia
subito spinta lontano al sicuro
mentre la pressa riduceva
altri conversanti in unico
grosso cubo di ferro
-Io per caso nei paraggi e pensai
è difficile entrare nella storia
quando si è vissuti in modo modesto
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Da: Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
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