Oggi sono apatico, svogliato
indeciso se farmi una sauna,provare una canna
oppure andare dalla Dottoressa
una ricettaia miope col prontuario malanni
e le dico d’accorciare la mia finta malattia
per tornare in ufficio-mobbing a collegarmi gratis
(paga lo Stato)a internet e sbirciare
qualche impiegata oca sorridente in minigonna
mentre raccoglie insensato foglio
fatto cadere con malizia di mostrare
gambe fresche d’estetista al bavoso capo
magari se trovo ispirazione
scrivo pure una poesia falsa lagnosa
da pubblicare su qualche sito-combricole ove
parole zuccherose fanno tendenza,socialità
poi è bello guardare dalla finestra
il giardino variegato,accudito da bontemponi
raccomandati da qualche Azzeccagarbugli
e poi ascoltare cinguettii d’uccelli
sfuggiti a fucili e veleni a dismisura di gretti contadini
e trasferiti nell’indifferenza urbana
dove si sentono al sicuro in quanto per legge
si può sparare qualsiasi essere ma simile a umana taglia
DAL GIARDINO
Saltella sul ramo un pettirosso
con coda a molla
dirige canti circostanti
interrotti da rombi bulli
Sopraggiunge un merlo
e dal becco si contorce un verme,
più in là carnei triangoli
sbocciano da pugno ceppeo
tremuli in mira a fogliame cielo
attendono scelta a giro
di saggia madre,perpetuo dono
Come ricciolo ribelle d’angelo
tagliato a sfizio da Supremo Padre
e rimesso in vita a divertire
intrigare a terra,uno scricciolo
ballerino in gioco a sipari foglie
e di tanto in tanto pizzico di violino
il canto a burla d’orecchi tesi
a carpire mai precisa deliziosa fonte
ma l’anima mia finalmente ristora
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Da:Destini E Presagi
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