Di marmo hai fatto il tuo dolore al mondo,
di corde mute
che ti graffian gola,
senza sorgente di bellezza alcuna...
Hai giunto mani
ed ora pugni chiusi,
battono forte dentro tempie e cuore...
Dentro la carne ,nascondi preghiere
e guardi il cielo
come fosse vuoto...
Ripieghi il capo ,
su spalle da bambino
e nel capriccio di sentirti solo,
indichi il mare come fosse pianto...
Dov'è quell'animo di coraggio e forza
con l'umiltà di dire al tuo destino-
se pur mi hai vinto
io respiro il mondo...