Di entropie cerebrali
non intendo ragioni,
eppur si muove
la grigia materia
in enfasi d'immagini
tra caleidoscopi e tramonti,
chiosa non trovo,
m'arrendo all'Eterno
e ringrazio l'oscuro,
che forse son scienza
mediante i miei sogni
coi viaggi all'iperspazio,
antimateria e multiverso
e macroscopiche visioni;
lo creo io il mondo,
laddove sono Iddio,
architetto del mio cosmo.
Marco
