Sogno di sprofondare in un abbisso,
un abbisso senza luce, senza vita,
senza ritorno.
E' l'abbisso del passato,
dei ricordi che giacciono, inermi,
come fantasmi di rovi di spine
ed il buio si confonde con la morte.
Continuo a cadere e chiudo gli occhi,
la paura s'impossessa di me,
ho paura che quelle spine
possano rinascere,
possano lacerare il mio cuore, la mia anima,
possano far rivivere lacrime
sparse al vento
come ceneri mortali.
Sento del profumo e riapro gli occhi,
guardo dietro di me
e quei rovi sembrano così lontani
e cado, cado su petali di rose.
Vivono, vivono come la mia anima,
vivono come il mio cuore,
vivono come una sorgente,
creduta ormai spenta,
dalla quale, all'improvviso,
ricomicia a scorgare acqua piu' pura,
più limpida di prima
ed il sole, felice,
fa riapparire quelle piccole stelle di vita.
