In quale giorno,
la tua pasta,
argilla e sale,
si sciolse al mare
del dolore...
Divenne fiume dai colori rossi
del martirio,
solo silenzio
su terre bruciate da odio e rancore,
da bandiere che delimitano nazioni,
da tuoni di cieli scarni di vita,
con presagi di morte ,
tra nuvole bianche di luce...
Sentivi veli sul viso
incollarsi al calore,
sentivi ossa fragili,
non in grado di sorreggere
paura ed orrore,
e correvi come antilope su altri corpi ,vivi,inerti,moribondi...
Ma non provavi nulla,
scappavi da indecenza ed orrore,
ed ora vuoto contenitore di stracciato cuore
ti vogliono curare,
vogliono levare da occhi sbarrati stupore...
Ecco brandelli d'anima appesi nel vuoto ,
come stoffe lise di morti sentimenti...
Ed ora,stai immobile,muto...
Ma io nel tuo ricordo grido,
mai più,mai più ,la guerra,
mai più...