Ho riflettuto sulla vita, sulla sofferenza, sulla gioia della rinascita e sulla morte del corpo. Scrivo corpo perché, L'anima, essenza fondamentale della vita, e immortale. Questa immortalità si manifesta con il cuore, con l'amore, nei gesti quotidiani, nella semplicità delle cose. Io soffro (fisicamente) ormai da 10 anni, anni terribili di dolore, di crisi depressive scaturite dall'indifferenza e dall'incomprensione del mondo che mi circondava. Ho cominciato a cercare soluzioni che potessero alleviare il dolore ma, con il tempo, mi accorsi che, il dolore che si era annidato dentro di me, era diventato, con il dolore fisico, un unico elemento,inscindibile, l'uno viveva in simbiosi con l'altro. Ho pensato: se non riesco a combattere la sofferenza fisica, posso cercare di trovare una soluzione a quella che vive dentro di me, snidando quel maledetto male invisibile. Cominciai a scavare e le brutte sorprese aumentavano il mio dolore. Non mi arresi e continuai a scavare fino ad arrivare nel profondo della mia anima. La mia sorpresa fu ancora più triste, mi trovai in un labirinto buio a me sconosciuto, pieno di polvere accumulatasi con il tempo. Cominciai a pulire, con molta pazienza e poco a poco, finalmente, riaffioravano le piccole cose belle della mia esistenza. Le curai, riuscivo a curarle, le curo ancora oggi ed un lieve sorriso apparve sul mio stanco volto. Trovai espressioni come: Perché a me? Significava, inconsciamente, perché non ad altri! Non era giusto!Mi era stato dato un male invisibile e dovevo accettarlo come dono. Vi chiederete: dono? Si! Il dono della comprensione, della non indifferenza per le sofferenze invisibili. Il mondo che mi circondava, voleva “vedere” sofferenze visibili ma, il dubbio rimaneva sempre! Quale dubbio? L'attrazione per il male! Cerco di spiegarmi: se un uomo è per terra, ai bordi di una strada, ci avviciniamo e chiediamo se ha bisogno di aiuto cercando di darglielo. Giusta cosa ma, se ne vediamo uno che balla, canta, diciamo che quel tipo non è normale, è pazzo. Due elementi, la sofferenza e la felicità! Si viene attratti dalla sofferenza visiva, come scrivevo prima, quella invisibile non ha adito a comprensione o pseudo comprensione. Non voglio creare discussioni inutili ma, Cristo è rappresentato in croce, sofferente, eppure, secondo me, la sofferenza che si trascinava dentro era di gran lunga più grande e se veniva rappresentato con il volto sorridente e non in croce forse, nessuno avrebbe capito il suo vero dolore. Ho scoperto la forza che era nascosta dentro di me, grazie alla fibromialgia e spero che, ognuno riesca a trovare il proprio cammino per convivere con il male invisibile ed una volta trovato, con il sorriso sulle labbra, aiutare gli altri ad uscire da quel labirinto che ci tiene incatenati al buio.
Grazie della pazienza accordatami!
Michele