grazie mille...
certo che capisco i tuoi commenti!!!anzi ti ringrazio veramente per i mille complimenti!Effettivamente le mie poesie sono quasi tutte malinconiche...visto che sai l'inglese te ne pubblicherò anche qualcuna in inglese...sono le piu belle a mio parere...scrivo dall'età di nove anni,ma sempre solo quando sono triste...ne ho scritte pochissime allegre e quasi tutte in inglese...Una parla di scuola,un'altra delle nuvole...ma roba da poco...quelle forti sono tutte tristi...sentinella non è qutobiografica,è filosofica.Rapida corsa l'ho scritta per il ragazzo con cui stavo,andava in moto affogando ogni suo dolore nella corsa...L'ultima invece l'ho scritta di recente,abbattuta da coloro che mi dicevano che ero negata per la scrittuera...infatti parla della morte della poesia in me...cmq ne pubblicherò altre...
per ora eccoti questa in inglese...
CIRCUS LION On stage with a smile:
Who will hear at night his freedon cry?
When another sunset in captivity,
Has just passed by.
Queste invece sono enigmatiche...anzi direi matematiche e pure simpatiche:)
VITA MATEMATICALa vita
come matematica
infinito insieme di numeri
eventi
legati da operazioni
casuali
con formule arcane
pensieri
teoremi dimostrati
eperienze evidenti
e dogmi
enti geometrici fondamentali
inspiegabili
sentimenti.
IN PCMicrochip virtuali
danzanti su schermi
di pixel ancora impazziti.
Correnti elettriche
di bit emozionali
racchiusi in floppy
riposti in un cassetto.
E in una scatola di latta
elettroni fan festa
coi giochi che evoca
il tuo cuore.
NUMERI E LETTEREPur essendo univoci
non soggetti ad opinioni
li definiscon relativi
gli scienziati sapientoni.
Anche se razionali
creano strani scenari
trasformandosi alla mente
in precisi immaginari.
Non provocan tumori
pur essendo radicali
perchè chiusi in bei teoremi,
non son liberi ma leali.
Puoi trovarli ripartiti
fra formule e equazioni
dentro un cesto di diagrammi.
logaritmi e sottrazioni.
Entro secoli sì antichi
in mezzo a nomi tanto strani
si son fatti pure lettere
diventando qui romani.
E QUESTE PATRIOTTICHE E IRONICHE
Occhi accesi
d'ira nazionale.
Bianchi cadaveri
su strade deserte,
acute sommosse
represse.
Spara il fucile,
affonda la carabina.
Sgorga il sangue
dal cuor tricolore.
Morir per la patria
morir per amore.
Piccola vedetta lombarda
in cima all'albero più alto
ad osservar nemici vari.
Fu tardi quando spararono il dardo
per poter correre ai ripari.
Patria!
Oh Patria!
Che vedi nascer fanciulli morti,
destini segnati alla guerra
e cadaveri mai risorti.
Patria!
Oh Patria!
Solo un nome
fra menti distorte.
Dovere è paura,
potere è coraggio.
Chi deve è costretto,
chi può,
vuole.
Situazioni stranamente complicate,
non si devono affrontare
si possono
volendo.
Chi deve,
teme non fare.
Chi può,
fa se vuole:
se non vuole
fa cosa vuole.
Perciò amico mio,
non “devi vivere”,
ma puoi vivere.
Se dovessi vivere moriresti
vivendo solo perché pavido
del non vivere.
Fare ciò porta a soffrire,
soffrire porta a star male,
star male porta a morire,
e allora,
non ne vale.
non hanno nove le ultime tre...se qualcuno ha suggerimenti...