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Autore Topic: L'infinito  (Letto 1734 volte)

Offline Malù

  • Mozzo
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L'infinito
« il: 7 Gennaio 2014, 23:59:56 pm »
L'hai mai ascoltato il mare, di notte? Quando le onde sono impercettibili e l'unico suono che scorgi, ma solo se ti sforzi intensamente, è il costante scrosciare dell'acqua contro la riva. L'hai mai sentito? Hai mai chiuso gli occhi, sapendo che davanti a te avevi solo infinito?
 È una sensazione unica. Ricordo di aver fissato all'orizzonte per qualche minuto, nel vano tentativo di distinguere quella linea che unisce cielo e mare.
 Lo so che in realtà lontano, molto molto lontano, si trova una terra straniera, ma in quel momento ho preferito pensarla diversamente, sai? È qualcosa che c'entra con il mare. In quel momento ho sentito di poter viaggiare, e ho messo da parte la geografia e la razionalità, perché davanti a me c'era
 l'infinito.
 Il futuro mi spaventa, lo sai, eppure è bastato stare a piedi nudi nella sabbia, mettere le mani in tasca, provare a tenere le palpebre socchiuse, lasciare che la brezza scherzasse tra i capelli. Lasciati spettinare, fidati di me, il vento ti accarezza. Mi sono sentito quasi cullato.
 Il mare ci ha messo poco a insegnarmi cosa significa essere amati, sai? Mi è bastato ascoltare il silenzio di una spiaggia, in una notte d'agosto.
 Non c'è niente, non c'è insegnamento, non ci sono responsabilità, non provi paure, e niente ti spaventa, nemmeno il mare stesso, nemmeno l'oscurità!
 Le stelle. Dio mio, le stelle.
 Non le hai mai viste le stelle, al mare? Sopra il mare sembra quasi esistere una città, una metropoli, perché le stelle sono tante, sono infinite anche loro, e brillano. Alcune sembrano quasi essere sul punto di spegnersi, ma mi hanno insegnato che le stelle ti ingannano: alle volte sembrano le più piccole, in realtà sono solo lontane. Mi è venuto da pensare a quante cose, a quanti eventi, a quante sensazioni ci sembrano inutili o insignificanti. E invece siamo solo troppo distaccati per comprenderle.
 Dicevo, le stelle sul mare sono tutta un'altra cosa. Perché poi si riflettono nell'acqua come se ci fosse uno specchio enorme posato sul mare. Non è un riflesso preciso, perché il mare è mosso, nonostante tutto. Ma se hai fortuna, le stelle le vedi due volte: nel cielo e nel mare. E ne vale la pena. Puoi chiudere gli occhi e avvertire il mare. Puoi aprire gli occhi e misurare il cielo.
 L'hai mai provato?
 Non è una di quelle cose che si insegnano, e che difficilmente si raccontano. Non è stato un fatto. È stata una sensazione. Quello che sto scrivendo non renderà mai giustizia a quello che ho provato, ma questo vale per tutte quelle cose che vale la pena di vivere.
 Quando avrai l'occasione, vai a trovare il mare e, se puoi, fallo di notte. Cerca le stelle.
 Ne vale la pena.
 Riesci a toccare l'infinito.
Vorrei essere una canzone alla radio, quella per cui hai alzato il volume. **