Partorire parole.
Come figli cresciuti e generati, parte di me, eppure destinati a percorrere la loro strada.
Così, quando scrivo, le parole, nate da una parte di me stessa fatta di sentimenti, diventano creatura che andrà per il mondo, da sola.
Mi somiglierà nei colori dell'anima, nel modo di sorridere e di guardare gli altri. Ma avrà una vita sua e, ognuno, la percepirà secondo il suo sentire, ne farà specchio del suo io, del sorriso e del dolore.