cara Sostanza, ti leggo e sento con quanta profondità ti tocca questa discussione.
Credo che l'ottimismo o il pessimismo siano un atteggiamento psicologico personale e non so nemmeno dirti quale dei due aiuti di più l'essere umano, perchè l'ottimismo può dare una spinta iniziale migliore, ma se ci sono delusioni ( e mi pare che la vita ne elargisca a bizzeffe...) è il pessimismo che ti ha reso più preparato...
Hai ragione:" gnothi sautòn" ( non so usare sul pc le lettere greche, scusa )e poi si cerca di rialzarsi e camminare, che questa è l'avventura che ci tocca su questa terra...l'unica cosa che dico è che, con tutto il dolore e le ammaccature e le ferite e le cadute e la voglia di "urlare alle stelle contro il loro splendore indifferente"...viviamo, semplicemente viviamo...e a volte ci toccano pure l'amore e l'amicizia su questo percorso accidentato...
quoto completamente

cara sostanza,io sono praticamente innamorata di Socrate e della sua filosofia...e come tale continuo ogni giorno la ricerca di me stessa,ci sono stati periodi di vuoto totale in cui il non riuscire a capire chi sono m'inquietava fortemente,sono stata male nell'anima,anche se fuori continuavo ad avere il sorriso di sempre...non metto in dubbio che un periodo del genere possa tornare(almeno in questo mi conosco) ma ho imparato a prendere con più serenità la ricerca,a non voler bruciare le tappe nel timore di ritrovarmi fragile e ingenua contro il mondo,tutta la vita è un cammino che deve contribuire a questa conoscenza e maturazione,e ciò che mi dà quel coraggio che mi porta a risalire dal baratro della paura è proprio la consapevolezza che la strada è ancora lunga,che se VOGLIO posso farcela,perchè il mondo,la vita,non ti regala solo dolore,ma anche aiuti immensi che nel momento di maggiore fragilità accorrono a sostenerti...la vita ci concede la possibilità di non proseguire la ricerca
da soli...Socrate stesso diceva che
non si è uomini se non tra uomini,in quanto ciò che ci costituisce come tali è proprio il rapporto con gli altri ...
SO che fa paura perdere le poche certezze che si avevano su se stessi,disorienta il dover ricostruire tutto dalle fondamenta,ma vivendo con più tranquillità ogni giorno la realtà che ci circonda e facendo solo ciò che sentiamo dentro,man mano il nostro io rinascerà da sè,anche se lentamente...a me è successo così.

P.s.come al solito chiedo scusa se non si capisce ciò che voglio dire,ma ormai siete un po' abituati ai miei pensieri contorti,no?
