Quel rametto di mimosa era caduto per terra.
Faceva parte di un grande fascio di mimose e orchidee che Gianantonio Dalla Rovere Sbilenchi aveva comprato per Andreina Tumistufi Nasinsu, in occasione della festa della donna.
La fioraia, poco accorta per la verità, aveva calcato un po' con le cesoie ( chissà povera donna che cosa sognava di tagliare...) e voilà, il rametto era a terra.
Che poi...si trattava di un bel rametto, intendiamoci...tutti i fiorellini di mimosa aperti al punto giusto, proprio quando sembrano piumini delicati, pronti a mettere la cipria alle farfalle, e un buon profumo doc, proprio fragrante e tutte quelle foglioline verdi e sbarazzine, come la frangetta di una bimba...
Così carino che Luigi se ne accorse e, chinatosi rapidamente, lo raccolse.
Stava pensando a quale delle sue compagne di classe offrirlo: Manuela dagli occhioni azzurri e dolci oppure Federica, della quale nessuno guardava mai gli occhi, perchè c'era altro da guardare...
Mentre rifletteva, indeciso come l'asino di Buridano, arrivò Chiara, l'amica d'infanzia e, strappandoglielo letteralmente dalle mani disse: - Oh, grazie! Qualcuno che si è ricordato di me! Ciao, ci vediamo in palestra!- e scappò via, lasciando Luigi basito...
Chiara si sentiva molto insoddisfatta: non era molto preparata in latino e quella di sicuro l'avrebbe interrogata...più c'era il fatto di Marco: lei gli moriva dietro e lui non se la filava manco per niente...
Eccolo, veniva dalla traversa laterale e c'erano almeno quattro ragazze che gli "ocheggiavano" dietro...
Marco la fissò : - Ehi! Mattiniero il tuo ragazzo! Già dati i fiori!!! Auguri!-
Chiara arrossì ( maledetto rossore...lei che voleva sembrare una disinvolta...), fece un mezzo sorriso e accelerò il passo, mentre le "ocheggianti" la sogguardavano torve...
Entrò nella scuola e si accorse che Maria, la bidella, stava in un angolo con gli occhi tutti rossi...
-Ciao, Marì!- fece Chiara, cautamente.
La bidella la guardò e mosse il capo in segno di saluto, le labbra strette a trattenere i singhiozzi.
Chiara si avvicinò e istintivamente le porse la mimosa, con un sorriso, gliela lasciò nella mano ruvida, che aprì un po' a forza, senza dire altro, poi scappò in classe, la campanella stava suonando.
Maria tirò su altri due singhiozzoni e col dorso della manica si asciugò gli occhi. Poi accarezzò piano piano il rametto e lo andò a mettere nella mezza bottiglietta di plastica che, sia pur raramente, le serviva da portafiori...
e le sembrò che un piccolo, piccolissimo raggio di sole, fosse venuto quella mattina a trovarla: sì, proprio lei e la sua povera vita....
Postilla a "storia di un rametto...."
Lo Sbilenchi fece una corte serrata alla contessina Tumistufi-Nasinsu per ben sei mesi, ma alla fine lei preferì Giangi Ninetti dei conti Spendispandi," Vuoi mettere la classe del suo ultimo cabinato?" confidò lei all'amica del cuore...
La fioraia si accorse di essere nuovamente incinta ( il quinto...) e ricominciò a pensare alle cesoie...
Luigi si rese conto di non pensare poi così tanto nè a Manuela , nè a Federica, ma a Chiara sì...accidenti, aveva begli occhi, belle gambe ed era anche simpatica...sì, le avrebbe chiesto di andare al cinema sabato...
Chiara decise che avrebbe fatto un ultimo tentativo con Marco: sarebbe andata alla partita di basket e avrebbe tifato per lui in prima fila...se non le avesse chiesto di uscire nemmeno questa volta...basta, kaputt, finito...in fin dei conti anche il suo amico Luigi non era male: alto, bel sorriso, simpatico...mmm, quasi quasi sarebbe andata a fare il tifo per Luigi, sì certo, che bella idea...
Le ochette continuarono ad ocheggiare fino alla maggiore età e anche oltre: si hanno notizie di settantenni MOLTO truccate e sfarfallanti che ocheggiano leggiadramente al circolo Bridge-of-stars della città...
Manuela si fidanzò ufficialmente, lui faceva l'ottico, e, in effetti, si era innamorato dei suoi occhioni azzurri...
Federica decise di tentare la carriera cinematografica, pensò di partire dal concorso di Miss Italia e non ne sappiamo altro...
Dell'asino di Buridano, invece, sappiamo tutto: che brutta fine, poveretto...La Protezione Animali ha aperto un'inchiesta...
Maria rivide suo figlio che era partito volontario in Afghanistan e lei quella mattina non ce la faceva proprio a tenersi tutte le lacrime e tutta l'angoscia, che solo dieci giorni prima c'era stato un attentato. Ma l'aveva capito che ce l'avrebbe fatta, era stato quel piccolo raggio di sole, quel rametto inaspettato a portarle fortuna...