Cara V.,
è difficile per me parlare, mettere in fila i pensieri e lasciarli uscire dalla mente, tanto quanto lo è per te ascoltare, aprirti al mondo, per ora, lasciarti accostare da chiunque. Sei in un mondo parallelo, lontanissimo, deserto e malinconico; ci sei stata catapultata una notte, all'improvviso, e non sei più tornata... Hai lasciato la città, sei andata via per sfuggire all'egoismo di un amore, alla tristezza che ti ha lasciato addosso, all'incanto con cui continuava a legarti. Sei scappata un pomeriggio di sole, una lenta corsa verso il primo treno...e via, verso la salvezza. Quanto ti sbagliavi, piccola V.; ti sei illusa di poter lasciarti alle spalle emozioni, pezzi d'Anima e di vita. Ma i ricordi, la malinconia, il tuo Sentire, erano nel tuo bagaglio improvvisato, posato senza cura sul sedile accanto al tuo. Si sono susseguiti giorni un po' uguali, tra un'inaspettata spensieratezza ed il peso di ciò che ti attraversava; sei riuscita a distrarre, almeno un po', la fatica del cuore. Ma i fantasmi erano sempre lì, alle tue spalle,pronti a tenderti vili agguati quando meno te l'aspettavi. Difficile conviverci, cara V., ma non hai mollato, hai impiegato ogni tua energia. Ma divenivi ogni istante più fragile, piccola V., più vulnerabile e indifesa; proprio mentre cercavi di divenire più forte, indebolivi le tue difese. Ed ecco che la tua stupida ingenuità e la tua debolezza hanno confuso i contorni della realtà, mostrandoti il bene là dove non esisteva. Hai visto bontà, ingenuità e solidarietà......come ti sbagliavi, povera V., che errore la tua fiducia nel mondo! Quella notte l'hai pagata cara, la tua fiducia. Non sospettavi nemmeno cosa stesse per accadere, cosa avesse in serbo per te quella notte. Quella notte, cara V., ha spento la tua Luce. Una notte dal sapore amaro, un sapore amaro che somiglia fin troppo a quello della violenza, e che di certo sa di inganno, di viltà, di prepotenza e meschinità. L'affabile che si svela mostro, e ti divora! E tu non sei più. Eppure - beffa delle beffe - c'è chi grida al tradimento! Proprio chi ti ha negato amore, chi non voleva il tuo nella sua vita, quando tu - stupida ingenua! - trovi il coraggio di raccontare....ti condanna e mette all'indice! Ed io ti ho vista andare in pezzi....ho sentito il rumore lacrimante di ogni frantume toccare terra, la pioggia di un'Anima che si infrange e muore.... Guarda, piccola V., come sei magra, tu, già così esile e diafana. Hai perso il sonno, che ti è concesso solo per brevi minuti ma al prezzo di incubi infernali. Hai perso la fame - tu, così innamorata della delizia e del piacere -. Hai perso il sorriso, i tuoi occhi sono spenti. Hai usato le energie che non avevi più per far vedere la verità a chi ti aveva accusato, per spiegargliela; per lenire il dolore che tutto questo - la veemenza degli eventi - ha ingenerato in lui (fragile più di te davanti al Male). Hai perdonato, perchè tu, V. cara, sai solo Amare. Hai messo da parte il tuo Dolore, che però intanto è divenuto qualcosa che pensavi non ti sarebbe più appartenuto, un fantasma che credevi facesse ormai parte della tua vita passata. Stavi affondando, piccola V., eppure cercavi di salvare il tuo unico appiglio al Bene del mondo, di liberarlo dalla sofferenza, sperando nel suo abbraccio pulito e sincero. Ma hai appena imparato, cara V., che chi non sopporta il Dolore gli gira le spalle e se ne allontana; si chiude dietro le sue barriere rassicuranti e impenetrabili, e cancella dalla realtà ciò che non può sostenere.
E adesso sei sola, piccola V., sola e smarrita. Tu, così vitale e piena di sole, sei diventata asciutta e indifferente al mondo che hai attorno. Nessuno slancio. Solo il pianto, la notte, a ricordarti di essere ancora viva. Cara V., anche la mia speranza per ora ha perso i suoi colori, la fiducia ha smesso il suo canto materno. Ma il passato ci ha insegnato che la Vita è più forte, e riemerge sempre, torna sempre a sgorgare impetuosa e piena!!! Ed è con questo pensiero che ti saluto, piccola V., sperando di raggiungerti presto, di riappropriarmi di te, divenire nuovamente Armonia. Spero di incontrarti di nuovo...
V.
(Lettera a me stessa)