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Autore Topic: La particella di Dio  (Letto 10624 volte)

Offline farfallazzurra

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La particella di Dio
« il: 11 Settembre 2008, 13:17:50 pm »

Evento simulato di produzione del bosone di Higgs in interazione tra protoni a 14 TeV nell'esperimento CMS ad LHC.


Alla scoperta del Bosone di Higgs

Si fa sempre più vicino il momento in cui il mistero che si cela dietro la particella teorizzata da Mister Higgs verrà svelato e tutti sapremo quale sia la sua natura, ammesso ovviamente che esista.

La scoperta del bosone di Higgs, questo e' il termine corretto che i fisici delle particelle utilizzano per identificare la particella in questione, e' stata la motivazione principale per la costruzione del più grande acceleratore di particelle del mondo e di esperimenti dalle dimensioni colossali e dalla complessità inimmaginabile, forse comparabile solo alle grandi missioni spaziali con equipaggio umano.

In questi giorni a Ginevra, l'aria che si respira e' proprio frizzante e non lo si deve solo alla settimana di festeggiamenti cittadini. Ieri e' stato annunciato che i primi fasci di particelle circoleranno in LHC a partire dal 10 di settembre, ma già oggi il piccolo (si far per dire) acceleratore circolare, SPS, ha continuato ad iniettare protoni di alta energia nel suo fratellone maggiore LHC.

Adesso manca veramente poco e per tutti quelli che hanno passato anni a lavorare alacremente giorno e notte per vedere questo sogno trasformarsi in realtà deve essere una soddisfazione davvero unica.

Ma che cos'e' questo bosone di Higgs? La fisica delle particelle si propone di spiegare come funzioni l'universo intero nella sua immensità studiando a fondo come funziona il mondo dell'infinitamente piccolo, ovvero quello delle particelle elementari. Giusto per dare una rispolverata ai lettori più digiuni in materia, si tratta di quelle cose dai nomi un po' bizzarri, tipo elettrone, protone, quark... che più o meno tutti hanno sentito nominare almeno una volta nella vita. Al momento attuale, la migliore teoria esistente nell'ambito della fisica delle particelle si chiama modello standard e, utilizzando questo modello, e' possibile fare delle previsioni molto accurate circa le interazione fra le varie famiglie di particelle. Il modello standard e' stato messo alla prova in tantissimi esperimenti e c'e' solo un punto che ancora non e' chiaro ai fisici che descritto con parole molto semplici suona più o meno così: perchè  l'elettrone pesa esattamente quella quantità e non un po' di più o un po' di meno?

E, che ci crediate o no, la risposta sta proprio nel bosone di Higgs. E' proprio lui il responsabile della massa delle singole particelle (mi raccomando non accusatelo della vostra massa in eccesso, quella dipende solo dalla roba che mangiate!) ed e' lui che stabilisce che, per esempio, un muone pesi molto di più dell'elettrone, suo fratello più leggero, ma per il resto identico.

E se scoprissimo che non esiste? Quella già di per sè sarebbe una scoperta! Vuol dire che il modello standard come l'abbiamo pensato noi non va bene ed e' solo un'approssimazione della realtà, una buona approssimazione, ma sempre un'approssimazione. Un po' come la relatività galileiana che va bene per descrivere la vita di tutti i giorni e' solo un'approssimazione delle relatività generale che, invece, vale in tutte le condizioni sperimentali che l'uomo ha potuto verificare fino al giorno d'oggi. Quindi se scopriremo che il bosone di Higgs non esiste, allora ci sarà molto da capire e tanto di nuovo da scoprire.

E una volta che l'abbiamo scoperto? Quello sarà solo l'inizio! Da quel momento in avanti possiamo sbizzarrirci ed andare a vedere se ci sono fenomeni esotici non previsti dal modello standard, la cosi detta nuova fisica, e rispondere a tante altre domande che forse non sono ancora state formulate.

Un grosso in bocca al lupo a tutto il CERN.

da http://www.italysoft.com/curios/einstein/bosone-di-higgs.php


Ho trovato questo trafiletto curiosando sul bosone di Higgs, e la cosa mi è sembrata molto interessante...
Voi cosa ne pensate di questa notizia? Avete seguito l'avvenimento? Pensate che si potranno davvero avere delle risposte? Condividete anche voi le speranze degli scienziati? Che opinione avete su questo tipo di esperimenti? Se volete, a voi la parola...
« Ultima modifica: 11 Settembre 2008, 13:53:04 pm da Manfry »
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Offline Sir Jo

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Re: La particella di Dio
« Risposta #1 il: 11 Settembre 2008, 14:10:53 pm »
La ricerca del Bosone di Higgs è una cosa che mi affascina da parecchio tempo.

Hawking (grandissimo fisico Britannico) dice che probabilmente non riusciremo a dimostrare l'assenza o la presenza del Bosone di Higgs, ma sicuramente scopriremo nuove vie di indagine ...

La cosa bella della scienza, della ricerca e dell'uomo che vuole vedere il mondo è proprio il teorizzare partendo da dati che danno informazioni e poi verificare. Dopo di ciò si rimane sempre con il passo successivo da effettuare ... Sarà che l'ultimo passo ci porterà a Dio?

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Offline Young dreamer

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Re: La particella di Dio
« Risposta #2 il: 16 Settembre 2008, 14:56:00 pm »
Io ho saputo dell'esperimento attraverso Internet,e la cosa mi ha incuriosita,come anche il fatto che ci fossero opposti schieramenti circa le conseguenze dell'esperimento...la scienza è una cosa molto affascinante,questo continuo tentativo di dare risposte,di tornare alle origini e comprendere l'inizio,la radice di tutto...è una cosa giustissima e bellissima :-) ,ma è una ricerca che deve essere seguita con prudenza e buon senso,senza essere sospraffatti dal desiderio di sapere....so che non è comparso alcun buco nero per il momento :P ,ma sapete per caso quali risultati ha prodotto l'esperimento?
E dopotutto ci sono tante consolazioni! C’è l’alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette. E la brezza lieve […]
E, alla fine, arrivano sempre i ricordi, con le loro nostalgie e la loro speranza, e un sorriso di magia alla finestra del mondo, quello che vorremmo, bussando alla porta di quello che siamo.
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Re: La particella di Dio
« Risposta #3 il: 16 Settembre 2008, 15:04:46 pm »
Young leggi un po' quì

Citazione
[...]
Per "vedere" i primi protoni scontrarsi tra loro e ricreare così le condizioni del Big Bang, bisognerà aspettare fino ad ottobre, mentre la piena efficenza del Lhc sarà raggiunta solo nel 2009.
[...]

Nel test di oggi (cioè del 10 Settembre) per la prima volta un fascio di particelle, composto da un miliardo di protoni, ha percorso interamente l'anello di 27 chilometri, senza però essere "accelerato" dai magneti superconduttori e quindi con una velocità inferiore a quella prevista per gli esperimenti, che sfiora quella della luce. La prova preliminare ha poi visto l'iniezione di un altro fascio in direzione opposta, utile perchè si potesse verificare la perfetta percorribilità del tunnel in entrambi i "sensi di marcia".
Durante l'esperimento si è osservato anche un "lampo", creato dall'interazione tra i protoni del fascio e quelli del gas rimasto nell'acceleratore.

Il direttore del Cern Robert Aymar esulta. "Abbiamo due emozioni: la soddisfazione per aver completato una grande missione e la speranza di grandi scoperte davanti a noi''.
[...]
(dal sito Repubblica.it)
Per avere qualcosa che non hai mai avuto devi fare qualcosa che non hai mai fatto

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Offline farfallazzurra

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Re: La particella di Dio
« Risposta #4 il: 21 Settembre 2008, 17:52:54 pm »
Tutto sembrava pronto, al Cern, per l'inaugurazione ufficiale, a metà ottobre, presenti vari capi di Stato europei, Nicolas Sarkozy in testa. E invece, a rovinare la festa (e rimandarla di almeno due mesi) è stato l'immancabile incidente tecnico in fase di test. Un collegamento elettrico tra due dei quasi 1700 grandi magneti dell'Lhc (Large hadron collider) prima si è messo a fare le bizze e poi ha causato una fuga di elio, squilibrando la temperatura dell'anello e obbligando i fisici del laboratorio europeo a dichiarare uno stop di due mesi.
«Una fuoriuscita di elio dal sistema di raffreddamento - spiega Umberto Dosselli, vicepresidente dell'Istituto nazionale di Fisica Nucleare (Infn) - ha causato un aumento della temperatura interna del super acceleratore. La macchina infatti deve rimanere a una temperatura di meno 270 gradi».
Il guasto non è grave, ma la procedura di riparazione del segmento difettoso dell'Lhc (la più grande e complessa macchina per esperimenti scientifici mai realizzata) sarà piuttosto lunga e complessa. Per poter accedere al punto di rottura i tecnici del Cern dovranno aumentare gradualmente la temperatura e togliere gli schermi termici. Poi in pochi giorni ripareranno il guasto, ma altre settimane saranno necessarie - aggiunge Dosselli - per far tornare tutto a -270 gradi.
Sembrava andare tutto bene lo scorso 10 settembre, quando (dopo venti anni di progetti, quasi 6 miliardi di euro investiti e il paziente lavoro di migliaia di fisici) il grande anello di accelerazione Lhc è stato per la prima volta "acceso", con il primo passaggio di un fascio di protoni nella sua grande circonferenza di 27 chilometri. Dove quasi 1700 grandi magneti allineano i fasci di particelle e li fanno curvare, mentre sistemi criogenici assicurano una temperatura prossima allo zero assoluto, e "booster" a radiofrequenza accelerano progressivamente la velocità dei fasci protonici. Fino a 11mila rotazioni nell'Lhc ogni secondo. Due fasci destinati a incrociarsi nei grandi rivelatori (Atlas e Cms), questi ultimi pronti a fotografare e misurare gli scontri tra le particelle, e la loro disintegrazione in altre particelle ancora più piccole. Tra cui, sperano i fisici, l'ancora misterioso Bosone di Higgs (la particella elementare responsabile della massa e della forza gravitazionale) e forse persino indizi per provare le teorie della Supersimmetria, con il suo corredo di altre dimensioni dell'universo finora solo ipotizzate.
Ma le collisioni non cominceranno a metà ottobre. Semmai (e se tutto andrà bene) a gennaio 2009, quando l'Lhc sarà tornato a regime. Per il resto, secondo i fisici del Cern tutto sta andando bene. «Soltanto l'altro giorno - aggiunge Dosselli - nel corso di una riunione del Consiglio del Cern, sono stati resi noti i parametri di funzionamento dell'anello, che sono ottimi. Ma la macchina è grande e ci dobbiamo abituare ai problemi che si potranno verificare in questa fase di rodaggio. Abbiamo aspettato 15 anni per ottenere questo risultato, possiamo aspettare altri due mesi».
Due mesi in più, sul piano puramente scientifico, non dovrebbero fare grande differenza. «L'anello partirà comunque con un'energia relativamente bassa - spiega Lucio Rossi, fisico milanese e responsabile dei 1600 magneti dell'Lhc - per poi salire gradualmente, fino alla sua potenza massima di 8 Tesla».
Anche subito dopo i primi incroci di fasci protonici, quindi, l'Lhc non dovrebbe generare immediatamente risultati scientifici di rilievo. «La probabilità più alta è che ci vorrà qualche anno per avere uno stabile database delle collisioni, una loro analisi accurata, e quindi la certezza di eventi nuovi. Che potrebbero anche non esservi», spiegava nello scorso giugno a Lindau il Nobel David Gross, uno dei massimi fisici teorici del Cern.
Pazienza quindi, con un "giocattolo" complesso come l'Lhc. Però capace, almeno in teoria, di schiuderci la porta del "Supermondo".

da http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2008/09/cern-accelleratore-guasto.shtml?uuid=b41df8d0-87e9-11dd-a42f-7dd1d0dc1330&DocRulesView=Libero


Dovremo quindi pazientare ancora parecchio per avere dei "risultati scientifici di rilievo", ma, si sa, le risposte che cerchiamo non hanno fretta...
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Re: La particella di Dio
« Risposta #5 il: 1 Ottobre 2008, 16:20:37 pm »
era ora che gli scienziati mettereso a punto questo mastodontico programma di ricerca... :-)
a quanto pare se tutto andrà come sperano gli scienziati, e nessun buco nero interverrà, forse tra pochi anni saremo in grado di capire perchè si è originato il fenomeno del big bang, che in teoria ha dato origine al nostro universo, sapremmo dare una risposta alle domande di milioni di persone sul nostro pianeta che, sin dai tempi antichi, si chiedono come mai siamo qui? cosa ci ha creati? quale sia il nostro scopo? :'( :'( emozionante!!!senza alcun dubbio!!!

http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Buco_nero
allego il link di una pagina sui buchi neri per chi ne volesse sapere di più!!! :-) :-d
la vita è un percorso che si basa su tappe...ognuna delle quali ci insegna qualcosa di importante per quella successiva...questo ci serve per crescere ed essere felici e sereni!!!

Offline farfallazzurra

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Re: La particella di Dio
« Risposta #6 il: 3 Ottobre 2008, 19:48:44 pm »
Effettivamente sono andata a cercare questa notizia, che mi era sfuggita. E che a mio modesto parere è una colossale bufala... E infatti ho trovato questo articolo http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38&ID_articolo=926&ID_sezione=243&sezione di cui posto una piccola parte:


Le risposte usciranno da due fasci di protoni che si scontreranno con la più alta energia mai generata dall’uomo. Siamo alla vigilia della rivelazione. Ma c’è chi teme sia la vigilia dell’apocalisse. Un oscuro chimico tedesco, Otto Rossler della Karls University, ha chiesto alla Corte europea dei diritti umani di fermare Lhc perché potrebbe produrre un mini-buco nero in grado di inghiottire la Terra intera. Lo stesso spauracchio agita Francesco Calogero, un fisico dell’Università di Roma. Mursia pubblica un romanzo che anticipa il disastro. L’autore è Angelo Paratico. Di lui si sa che è milanese, vive a Hong Kong e colleziona ceramiche orientali. Il suo eroe si salva con un po’ di antimateria che porta in una valigetta (!) grazie alla quale si trasferisce in un altro universo prima che la Terra sia fagocitata dal buco nero «made in Cern».

Non sorridete. Il web formicola di blog e milioni di persone sono terrorizzate. Pochi sanno che i raggi cosmici raggiungono energie un milione di volte quelle di Lhc, che i calcoli di fisici illustri come John Ellis escludono l’ipotesi buco nero, che un esperimento simile si è già fatto al Laboratorio di Brookhaven negli Stati Uniti e la Terra sopravvive. La paura della fine del mondo è sempre in agguato, i profeti di sventure non sono mai mancati e neppure gli ingenui che abboccano. La scienza stessa oggi fatica a distinguersi dalla pseudoscienza e, con l’aiuto di un giornalismo superficiale, si moltiplicano le catastrofi ipotizzabili sulla base di dati mal compresi.

Piero Bianucci
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Re: La particella di Dio
« Risposta #7 il: 4 Ottobre 2008, 18:49:55 pm »
Rendo questo topic importante per una cosa importante che ci ha fatto notare: Ogni passo dell'uomo verso l'ignoto crea sempre la schiera di coloro che sono felici di scoprire qualcosa e la schiera di quelli che pensano che faremo disastri tanto colossali da distruggere il nostro pianeta ...

Ed ecco il fiorire di informazioni pseudo-scientifiche ...

Io ovviamente concordo con chi crede nella ricerca e nella scienza pura. Tutto quello che oggi abbiamo di "speciale" è risultato delle ricadute della scienza nella tecnologia ... Non dimentichiamolo mai ... E' anche perchè abbiamo studiato gli atomi che oggi abbiamo televisioni, computer e telefonini ... (anche se non sembra) ... Chissà che mirabolanti risultati avremo nel futuro con le ricerche di LHC.

SJB
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Offline farfallazzurra

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Re: La particella di Dio
« Risposta #8 il: 12 Ottobre 2008, 12:46:32 pm »
Credo che sia normale avere timore dell'ignoto, ma essere catastrofisti non aiuta. Non si va avanti con gli "e se". Tutto quello che abbiamo lo dobbiamo a persone che hanno sfidato i pregiudizi, che sono andate contro tutto e tutti, spesso pagando a caro prezzo. Dovremmo fidarci un po di più di chi per lavoro studia, cerca e si documenta.
Credo che le informazioni pseudo-scientifiche (che non fanno altro che fomentare le nostre paure più nascoste, senza un obiettivo preciso) siano dovute all'ignoranza. Posso sembrare cattiva, ma non sopporto chi parla a sproposito, chi non ha cognizione di causa, chi spiega senza essere davvero a conoscenza di quello che sta dicendo. Queste persone non hanno idea dei danni che fanno, purtroppo... >:o
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Offline Marta Karen Micol

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Re: La particella di Dio
« Risposta #9 il: 14 Ottobre 2008, 22:39:28 pm »
devo chiedere ai miei prof...ma credo di fare la tesina per l'esame su questo....
sulla "particella di Dio"...
voi che ne pensate??
”Albert Camus once wrote, ‘Blessed are the hearts that can bend. They shall never be broken.’ But I wonder, if there’s no breaking, then there’s no healing, and if there’s no healing, then there’s no learning. And if there’s no learning, then there’s no struggle. But struggle is a part of life. So must all hearts be broken?”


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Offline kant.51

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Re: La particella di Dio
« Risposta #10 il: 14 Ottobre 2008, 22:46:51 pm »
Ale, ho sentito comunque che l'esperimento è fallito per il momento...tutto da ricominciare per quanto riguarda la dimostrazione...
cKappa ^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*° Sì che ti voglio bene, bene davvero...

Offline Marta Karen Micol

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Re: La particella di Dio
« Risposta #11 il: 14 Ottobre 2008, 23:04:38 pm »
boh,mi informerò...al momento sto cercando di capirci qualcosa....
sto un po' fuori dal mondo...capirò....!!!
grazie kantuccia!!!
”Albert Camus once wrote, ‘Blessed are the hearts that can bend. They shall never be broken.’ But I wonder, if there’s no breaking, then there’s no healing, and if there’s no healing, then there’s no learning. And if there’s no learning, then there’s no struggle. But struggle is a part of life. So must all hearts be broken?”


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Offline Sir Jo

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Re: La particella di Dio
« Risposta #12 il: 14 Ottobre 2008, 23:20:51 pm »
Gli esperimenti che si volevano fare non sono stati portati a termine a causa di un cortocircuito tra due dei magneti che servono per accellerare le particelle - in questo caso protoni. Si conta di ricominciare appena sarà rimesso tutto in ordine. Operazione di non piccolissimo costo ma preventivata ... In ogni caso potete dare un'occhiata a Focus ...

La perdita di elio di cui parla l'articolo non è ovviamente da prendere in considerazione come una cosa pericolosa ... L'elio di per se stesso è completamente inerte ...



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Offline farfallazzurra

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Re: La particella di Dio
« Risposta #13 il: 15 Ottobre 2008, 10:05:14 am »
Complimenti per la scelta Ale!!! ^_^
Di informazioni se ne trovano parecchie, anche se ovviamente è tutta teoria, visto che il Bosone di Higgs è l'unica particella a non essere mai stata vista dagli scienziati (quindi in realtà è ancora un concetto teorico).
E' comunque probabile, dicono gli stessi scienziati, che anche se tutto funzionasse a dovere ci potrebbe volere parecchio tempo...

In effetti il guasto di per sè non è nè preoccupante, nè pericoloso. L'unico problema è che si opera a -271° C, cioè quasi in prossimità dello zero assoluto, e per risistemare le cose (cioè consentire l'accesso diretto del personale all'area infortunata) si è dovuto spegnere tutto: non ci sono ancora tute che permettono di sopravvivere a quelle temperature.
E ripristinare i -271° in un tubino di 27 km non è uno scherzo...
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